amantinomancini.com Rss https://www.amantinomancini.com/ My name is Alessandro Faiolhe Amantino, but everyone know me as Mancini because of the great Toninho Cerezo who adapted the word paying homage to another great footballer, the current coach of the Italian National Soccer Team, Roberto Mancini it-it Mon, 6 May 2024 18:42:52 +0000 Fri, 10 Oct 2014 00:00:00 +0000 http://blogs.law.harvard.edu/tech/rss Vida Feed 2.0 info@amantinomancini.com (Amantino Mancini) info@amantinomancini.com (Amantino Mancini) Archivio https://www.amantinomancini.com/vida/foto/sfondo.jpg amantinomancini.com Rss https://www.amantinomancini.com/ Roma-Juve, è pari spettacolo. Ottimi segnali in vista di Leverkusen e Bergamo https://www.amantinomancini.com/post/722/roma-juve-e-pari-spettacolo-ottimi-segnali-in-vista-di-leverkusen-e-bergamo

Tanto spettacolo, un punto per uno che regala alla Juve la matematica qualificazione alla prossima Champions e alla Roma una forte iniezione di fiducia dopo la batosta in Europa League.

Ma l'1-1 maturato all'Olimpico nella serata di domenica rappresenta anche il risultato più giusto di un match giocato bene da entrambe le squadre e gestito ancor meglio dai rispettivi allenatori. De Rossi e Allegri hanno condotto una bella partita a scacchi, senza però rinunciare ad offendere e aggredire: nè uscito un incontro entusiasmante in cui avrebbero potuto spuntarla sia i giallorossi che i bianconeri. A segnare le reti Lukaku e Bremer, a sfiorarle Kristensen e Chiesa fermati da traversa e palo.

Soffermandoci sulla Roma, si è vista una squadra pimpante e a tratti brillante, per nulla stanca o impensierita dalla semifinale di ritorno col Bayer. Un ottimo segnale in vista proprio della sfida con i tedeschi e di quella successiva di campionato contro l'Atalanta, che, ricordo, sarà una sfida cruciale ai fini della corsa al quinto posto valido per l'approdo alla prossima Champions. Quasi uno spareggio.

Per quanto riguarda invece i singoli: Svilar il migliore per distacco, decisivo con almeno tre interventi. Bene anche Cristante e lo stesso Lukaku, fondamentali in fase offensiva ma anche in ripiego. Un po' sottotono Dybala che, come contro il Bayer, è apparso poco ispirato negli ultimi trenta metri, tanto da guadagnarsi la sostituzione durante l'intervallo. L'auspicio è che la Joya riesca a ricaricare le batterie per un finale di stagione in cui il suo contributo sarà cruciale.

Intanto, ci tengo a rinnovare i mie complimenti al mister, ormai diventato una certezza per il club, grazie alla sua preparazione e ai valori che è riuscito a risvegliare nei ragazzi. Detto ciò, amici, vi saluto incrociando le dita con la speranza che venerdì ci ritroveremo a parlare della terza finale consecutiva in una competizione europea. Non è facile recuperare uno 0-2, ma il calcio ci insegna che bisogna crederci sempre.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 6 May 2024 18:42:52 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/722/roma-juve-e-pari-spettacolo-ottimi-segnali-in-vista-di-leverkusen-e-bergamo info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Roma imprecisa e poco incisiva, Bayer avanti 2-0. Ma non è finita https://www.amantinomancini.com/post/721/roma-imprecisa-e-poco-incisiva-bayer-avanti-2-0-ma-non-e-finita

Si prospettava una serata estremamente complicata, contro una squadra giovane e brillante, capace di vincere la Bundesliga senza perdere nemmeno una partita nell'arco della stagione. E in effetti, la semifinale di andata di Europa League è stata una vera batosta per la Roma, caduta all'Olimpico 0-2 sotto i colpi del Bayer Leverkusen.

Errori individuali, clamoroso quello di Karsdorp che ha regalato il vantaggio ai tedeschi. Ma non solo. Perché la Roma ha offerto una prestazione nel complesso imprecisa e poco incisiva. Due, fondamentalmente, le chiare occasioni da gol costruite dai giallorossi: la traversa di Lukaku su bellissimo suggerimento di Paredes; il grave errore da due passi di Abraham nel finale. Poi il buio, o quasi. Un buio fatto di possesso palla sterile e passaggi spesso all'indietro: poche imbucate, poca fantasia, complice uno spento Dybala nel momento del bisogno.

Non è tutto da buttare, certo. L'approccio alla gara è stato positivo, complice un atteggiamento coraggioso e inizialmente votato al recupero palla con grande aggressione. La spinta propulsiva, però, ci ha messo poco ad esaurirsi: tempo lo strafalcione difensivo e la Roma ha perso certezze, permettendo al Bayer di fare la sua partita. Mi sarei aspettato qualcosa in più, devo essere onesto. Ma alla fine sarebbe ingeneroso criticare i ragazzi - figuriamoci De Rossi - dopo gli ultimi tre messi fatti a 300 km/h.

Incassato questo duro colpo, adesso, la Roma dovrà rialzarsi e pensare al futuro. C'è un posto Champions - che attualmente occupa - da conquistare e non sarà facile guardando il calendario. Domenica si torna all'Olimpico per affrontare la Juventus, poi sarà il momento di andare a Bergamo per quello che oggi rappresenta un vero e proprio spareggio per la qualificazione. In mezzo, giovedì prossimo, ci sarà da tentare un'impresa calcistica non di poco conto. Come sapete, pur analizzando le cose con oggettività, sono un inguaribile ottimista e sostengo che la Magica abbia le carte in regola per riuscire a compierla.

Intanto, testa ai bianconeri che domenica sarà una battaglia!

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Fri, 3 May 2024 19:22:22 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/721/roma-imprecisa-e-poco-incisiva-bayer-avanti-2-0-ma-non-e-finita info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Cuore Roma, pari fondamentale a Napoli: ora c’è un unico imperativo https://www.amantinomancini.com/post/719/cuore-roma-pari-fondamentale-a-napoli-ora-c-e-un-unico-imperativo

Un altro punto fondamentale, ottenuto su un campo molto complicato e contro una squadra protagonista di una bella reazione di orgoglio. Il 2-2 col Napoli permette alla Roma di continuare la sua corsa alla prossima Champions nel segno della positività. Non era qualcosa di scontato, considerando il trattamento discutibile riservatogli dalle istituzioni calcistiche italiane.

Qualche giorno fa, vi avevo espresso il mio timore per gli impegni ravvicinati con l'Udinese e gli azzurri prima della semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Allo stesso tempo, però, avevo espresso la mia completa fiducia nei confronti del mister e dei calciatori, certo che Daniele avrebbe conferito ai ragazzi le giuste energie nervose per sopperire alla stanchezza e che i ragazzi avrebbero risposto con grande determinazione. Direi che quattro punti in due partite rappresentano un bottino ampiamente soddisfacente che conferisce ulteriore ottimismo in vista dei prossimi impegni.

Certo, al Maradona non si è vista una Roma brillante, al contrario: la Roma ha sofferto per larghi tratti della partita, mentre il Napoli ha quasi sempre tenuto il pallino del gioco tra le sue mani. Ma non poteva essere altrimenti proprio per i fattori legati al precario stato fisico della squadra giallorossa.

Non la prestazione, dunque, dalla domenica campana bisogna prendersi altri aspetti positivi: in primis l'atteggiamento, in secondo luogo il ritorno al gol di Abraham (autore del 2-2) e quello in campo di Ndicka, infine le dichiarazioni di De Rossi che sono un po' il riassunto dei concetti espressi finora, rafforzati però dal sigillo della sua personale soddisfazione.

Non occupandomi di giornalismo, solitamente non riporto le parole dei protagonisti, ma stavolta voglio fare un'eccezione perché mi trovo perfettamente d'accordo con quanto affermato dal mister a margine della gara.

Stiamo facendo le cose per bene, soprattutto per quel che riguarda i risultati. La nostra è una marcia positiva, sono soddisfatto, così come dell’atteggiamento dei miei giocatori, mettendoci cuore, testa ed esperienza poi riesci a trovare un pareggio soprattutto in partite così. I ragazzi anche in partite non eccezionali hanno ancora voglia di tirare fuori qualcosa di buono da questa stagione. La stanchezza? A fine anno ce l’hanno un po’ tutti, noi abbiamo fatto tante partite e ne mancano ancora tante, ma se pensiamo di essere stanchi faremo male nel finale".

Per quanto mi riguarda, sono convinto che la Roma abbia le carte in regola per centrare traguardi prestigiosi. Se effettivamente ci riuscirà solo il tempo può dirlo. Intanto, come suggerisce anche Daniele, concludo sottolineando che l'imperativo da continuare a seguire è soltanto uno: non fermarsi dinanzi alla fatica.

Anzi è proprio dalla fatica che bisogna trovare le forze per alzare l'asticella.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 29 Apr 2024 16:48:36 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/719/cuore-roma-pari-fondamentale-a-napoli-ora-c-e-un-unico-imperativo info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Roma, riscatto immediato. Se questi non sono segnali... https://www.amantinomancini.com/post/718/roma-riscatto-immediato-se-questi-non-sono-segnali

Dopo la brutta sconfitta incassata all'Olimpico contro il Bologna, la Roma trova l'immediato riscatto prendendosi tre punti in quel che restava della gara contro l'Udinese, interrotta per l'improvviso malore di Evan Ndicka, sul risultato di 1-1. Il gol di Cristante al 94' proietta i giallorossi a +4 sull'Atalanta e rispettivamente a +6 e +9 su Lazio e Napoli. È finita si dice alla fine, ma è innegabile che si è fatto un passo avanti importantissimo in ottica qualificazione alla prossima Champions.

Poco da dire sulla ventina di minuti giocati ieri sera, che nel complesso hanno rispecchiato il copione dei primi 70 minuti andati in scena lo scorso 14 aprile: equilibrio sostanziale. Alla fine, a risolvere la questione è stato un clamoroso errore di Joao Ferreira, che ha spedito in calcio d'angolo un cross sul quale aveva almeno due scelte a disposizione. Proprio da quel calcio d'angolo è arrivata la spizzata vincente di Cristante, che aveva timbrato anche l'assist per l'1-1 siglato da Lukaku.

Una vittoria nel segno di Bryan, dunque. Una vittoria fondamentale, casuale per certi versi, ma meritatissima se la si guarda da una particolare prospettiva: quando ci credi fino all'ultimo, c'è sempre una percentuale di buona riuscita. E la mia sensazione è che questo gruppo vuole grandi traguardi e punta a raggiungerli con determinazione.

Segnali. Se questi non sono segnali come possiamo chiamarli? Dall'arrivo in panchina di mister De Rossi, la squadra è avvolta da un'aura positiva frutto del lavoro e di una serenità mentale che Daniele è riuscito a trasmettere toccando i tasti giusti nella testa dei calciatori. Passione e grinta, le colonne a cui aggrapparsi nei momenti più complicati.

Adesso che siamo arrivati nella fase cruciale della stagione, bisogna far sì che l'aura positiva creatasi attorno alla Roma non si affievolisca sotto il peso della fatica. Ma questo, certamente, è un tema che sia il mister sia i ragazzi conoscono molto bene. Mai come oggi, sento che possiamo affidarci a loro.

Daje Roma

Amantino Mancini

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Fri, 26 Apr 2024 17:12:29 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/718/roma-riscatto-immediato-se-questi-non-sono-segnali info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
INTERNEWS - Mancini: "Inter imbattibile per anni! Decisivi quattro giocatori" https://www.amantinomancini.com/post/720/internews-mancini-inter-imbattibile-per-anni-decisivi-quattro-giocatori

Amantino Mancini, ex giocatore di Inter, Milan e Roma in Serie A e oggi dirigente sportivo dello Sport Club Aymorés in Brasile, ha parlato in esclusiva su Inter-News.it. Lo scudetto dell’Inter al derby tra i temi principali, così come Inzaghi e la Roma. Poi una breve chiosa sul suo interessante progetto in Brasile.

Inter campione d’Italia nel derby contro il Milan. Lei, Mancini, ha giocato entrambi i derby di Milano e Roma. Quanto vale vincere così lo scudetto?

Vincere lo scudetto nel derby di Milano è eccezionale perché vinci una partita del genere è conseguentemente vinci pure lo scudetto. È una doppia soddisfazione, una doppia allegria. Eccezionale diventare campioni d’Italia in questo modo.

Mancini, oggi Simone Inzaghi è uno degli allenatori più bravi d’Europa?

Simone Inzaghi ha dimostrato e sta dimostrando di essere un grande allenatore e un grande gestore. Dà una sua idea di gioco alla squadra, anche se lui rimane fissato con un solo sistema, il 3-5-2, però ha ottenuto dei grandi risultati allenando prima la Lazio e ora l’Inter.

L’Inter può aprire un ciclo di vittorie per anni?

Penso che per rosa e qualità tecnica c’è la possibilità che l’Inter possa diventare una squadra imbattibile in Italia nei prossimi anni. Quest’anno ha dimostrato di essere una squadra molto superiore alle altre. Può aprire ovviamente un ciclo vittorioso, perché ha tanti giocatori con qualità e di livello tecnico sopra la media.

Chi sono stati, secondo Mancini, i giocatori più importanti dell’Inter in questa stagione?

Tanti giocatori, ma penso che Marcus Thuram, Lautaro Martinez ovviamente che ha sempre mantenuto una certa regolarità, ma anche Nicolò Barella e il turco, Hakan Calhanoglu, sono stati i più decisivi.

Che ne pensa del suo connazionale Carlos Augusto?

È un giocatore che ha del potenziale e che ha fatto bene in questa stagione. Più passerà il tempo e più lui migliorerà e crescerà. Conoscerà meglio il calcio italiano, conoscerà meglio le metodologie, conoscerà anche meglio i compagni. Ha ancora margini di crescita.

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Articolo di Sandro Caramazza su Inter-News.it

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Fri, 26 Apr 2024 17:10:32 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/720/internews-mancini-inter-imbattibile-per-anni-decisivi-quattro-giocatori info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Brutta sconfitta, in un momento cruciale. Ma la Roma è viva e ci darà soddisfazioni https://www.amantinomancini.com/post/717/brutta-sconfitta-in-un-momento-cruciale-ma-la-roma-e-viva-e-ci-dara-soddisfazioni

Una sconfitta brutta e netta in uno scontro diretto valido per la qualificazione alla prossima Champions. I giallorossi tradiscono le attese cadendo all'Olimpico sotto i colpi di uno straordinario Bologna, capace di imporsi per 3-1 grazie alle reti di El Azzouzi, Zirkzee e Saelemaekers. Inutile il gol di Azmoun, lampo illusorio di una partita che la Roma ha meritato di perdere, smorzando, in parte, il clima di festa per l'accesso in semifinale di Europa League.

Ma mettendo a parte la delusione, e analizzando la situazione da un punto di vista oggettivo, è doveroso sottolineare che a questi ragazzi non si può rimproverare assolutamente nulla. Discorso che ovviamente vale anche - e soprattutto - per mister De Rossi, autore finora di un vero miracolo sportivo: se la Roma ha perso non per via della mancanza di idee, o magari a causa di errori tattici e di approccio alla gara. La Roma ha perso semplicemente perché ha risentito dalla fatica fatta nelle ultime settimane.

Proprio per questo motivo temo parecchio l'appuntamento infrasettimanale contro l'Udinese: anche se si giocherà per soli 20 minuti, la trasferta in Friuli non consentirà alla squadra di ricaricare pienamente le batterie in vista del Napoli (altra trasferta) e dell'impegno europeo con il Leverkusen.

Il mio auspicio è che Daniele riesca ad agire sulla mente dei calciatori, trasmettendogli le giuste energie nervose per sopperire a quelle che inevitabilmente un po' mancheranno a livello fisico. Finora il mister ha sempre centrato l'obiettivo e sono convinto che riuscirà ad incidere anche stavolta. L'aspetto positivo, in tutto ciò, è che grazie a lui quello giallorosso è tornato ad essere un gruppo vivo e pronto a dare l'anima per la causa romanista.

Per quanto riguarda la prestazione offerta nella serata di ieri, darei un 5 in generale che diventa 5,5 pensando a tutte le attenuanti del caso. Tipo la già citata stanchezza, l'assenza di Lukaku e l'ingombrante pensiero di un poker di impegni che - in una decina di giorni - ci porterà da Udine in Campania per poi tornare all'Olimpico contro Bayer e Juve.

Archiviato il passaggio a vuoto, sarà fondamentale raccogliere il massimo bottino possibile dalle prossime partite. Il quinto posto - quest'anno valevole per la Champions - è alla nostra portata e abbiamo da giocare anche una semifinale internazionale. Se guardo all'orizzonte vedo grandi soddisfazioni per i colori giallorossi, ma bisognerà guadagnarsele lottando e sfiorando la perfezione.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Tue, 23 Apr 2024 15:11:38 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/717/brutta-sconfitta-in-un-momento-cruciale-ma-la-roma-e-viva-e-ci-dara-soddisfazioni info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Mancini-Dybala, la Roma vola in se-mi-fi-na-le! https://www.amantinomancini.com/post/715/mancini-dybala-la-roma-vola-in-se-mi-fi-na-le

La giornata giallorossa era cominciata con una bellissima notizia, arrivata a sciogliere ansia e tensione in vista del sentito evento in campo internazionale. La (stra-meritata) conferma di mister De Rossi aveva messo le basi per un venerdì all'insegna di gioia e passione. E la serata non ha deluso le attese, andando forse anche oltre le aspettative.

Perché la qualificazione della Roma in semifinale di Europa League, ottenuta battendo il Milan per 2-1 all'Olimpico, dopo l'1-0 dell'andata, rappresenta una vero e proprio capolavoro. Tutto è successo nei primi 20 minuti, con uno straordinario Mancini ad insaccare in rete dopo il palo di Pellegrini e con un magico Dybala a disegnare una traiettoria che non ha lasciato scampo a Maignan. Spettacolo puro, non solo per i romanisti ma per gli amanti del calcio in generale.

Ma la vera impresa, paradossalmente, è stata realizzata nei settanta minuti successivi. Perché a mettere a rischio la missione giallorossa è arrivata l'espulsione di (un ingenuo) Zeki Celik, che riavvivato le speranze milaniste di qualificazione. Speranze poi spente grazie a una prestazione estremamente generosa dei ragazzi guidati da Daniele: viene difficile fare dei nomi in particolare, ma non si può non sottolineare l'incredibile solidità della difesa, con Mancini e Smalling a costituire un muro invalicabile; così come non si può non sottolineare l'ottimo lavoro svolto dagli esterni, con Spinazzola ed El Shaarawy che hanno interpretato la doppia-fase in maniera praticamente perfetta. E che dire del centrocampo? Per Capitan Pellegrini, ormai, sto finendo gli aggettivi. Idem per la Joya, faro luminoso della squadra che, da quando è lasciato libero di esprimersi, ha trovato una continuità impressionante. Bravo anche Lukaku, che purtroppo però non ha potuto difendere i colori giallorossi oltre il 30', poiché vittima di un infortunio.

A proposito dell'infortunio, l'uscita di scena di Lukaku ha costretto DDR a ridisegnare parzialmente la Roma, passando alla difesa a tre/cinque. Una mossa apparentemente scontata, considerato anche il vantaggio per 2-0 e la successiva espulsione. Ma la realtà è che le mosse si rivelano vincenti quando sono supportate da una precisa idea di gioco e da atteggiamenti tattici ben studiati. In tal senso ho apprezzato la conferma di El Shaarawy a destra, come nella gara di andata, per limitare le scorribande di Theo Hernandez e Rafael Leao. Bene la Magica anche sotto il profilo del palleggio, fluido e sempre ricco di alternative. Insomma, la partita di ieri ha trasmesso la certezza che la Roma non sta sognando: è diventata grande per davvero. Complimenti a De Rossi, autore di un vero miracolo in pochissimo tempo a disposizione.

In semifinale (terza europea consecutiva) affronteremo il Bayer Leverkusen, altro club in grandissima forma e fresco del primo trionfo in Bundesliga. Prevedo una bella sfida tra Daniele e Xabi Alonso, due uomini intelligentissimi e maestri di calcio nonostante la giovane età. Sono sicuro che assisteremo ad un doppio confronto all'insegna dell'equilibrio, oltre che dello spettacolo.

Intanto, però, va tenuta alta l'attenzione in ottica campionato: c'è da difendere un quinto posto che, da ieri sera, vale ufficialmente la qualificazione alla prossima Champions League. All'Olimpico contro il Bologna sarà uno scontro diretto cruciale. Ora serve ricaricare le batterie per poi regalare un'ulteriore grande soddisfazione ai tifosi.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Fri, 19 Apr 2024 17:53:18 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/715/mancini-dybala-la-roma-vola-in-se-mi-fi-na-le info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Amantino Mancini: “Tifo Roma e De Rossi, ma la vittoria all’andata non basta. Daniele lo sa” https://www.amantinomancini.com/post/716/amantino-mancini-&8220tifo-roma-e-de-rossi-ma-la-vittoria-all&8217andata-non-basta-daniele-lo-sa&8221

Allenatore, dirigente e talent scout. Amantino Mancini da qualche anno è tornato in Brasile dopo il ritiro dall’attività agonistica. Un’esperienza da allenatore in Italia al Foggia, durata poco più di un mese e poi il ritorno a casa. Nel 2020 allena il Villanova, ma dopo meno di una stagione arriva l’addio al club brasiliano. Allenare non è la strada giusta. “Ama”, come lo chiamano gli amici, cambia la sua rotta professionale. Da qualche mese è dirigente e scopritore di talenti per lo Sport Club Aymorés, un piccolo club brasiliano nella città di Ubà a sud del Paese.

Ma per tutti i romanisti resta il “tacco di Dio”. Grazie al gol indimenticabile al derby. Era il novembre del 2003, Mancini era arrivato da pochi mesi alla Roma. Sulle spalle il fardello di dover sostituire Cafu, il terzino dello scudetto, ceduto al Milan in estate. Con l’ulteriore peso di sei mesi in prestito a Venezia, passati più in panchina che in campo. Questioni di incompatibilità tattica con l’allenatore Bellotto, si disse al tempo. Salvo poi scoprire, anni dopo, come il club lagunare, che versava in condizioni economiche disastrose, provò a fare il doppio gioco alla Roma. Evitando di valorizzarlo e sperando nel regalo giallorosso a fine stagione. No, grazie ci abbiamo visto giusto.

Mancini gioca cinque anni a Roma, con 222 presenze e 59 gol. Poi viene ceduto all’Inter che nel 2010 lo presta per sei mesi al Milan. Roma e Milano, le sue due città italiane. Le stesse che si giocheranno l’accesso alla semifinale di Europa League. Assist, doppi passi e gol nei suoi otto anni italiani. Ma il primo è quello che resta scolpito nella memoria: «E come fai a dimenticarlo?» La domanda retorica Mancini se la pone ogni volta che gli viene chiesto di quel gol. Vent’anni di domande.

Stanco?

«Mai. L’avrò visto su YouTube centomila volte. Lo faccio ogni tanto rivedere ai miei figli, ai miei parenti. Ho tanti ricordi bellissimi di Roma e della Roma, ma quel gol mi ha cambiato la vita».

Un ricordo indelebile che coincide anche con l’esordio al derby di Daniele De Rossi

«Me lo ricordo bene. È stato il primo compagno con cui ho condiviso la stanza alla Roma. Io ero appena arrivato a Roma e lui era un ragazzino, veniva dalla Primavera. Eravamo una strana coppia (ride, ndr), ma ci siamo trovati subito bene».

Torniamo per un attimo a quel novembre del 2003. Come lo visse De Rossi?

«Lo ha detto lui stesso che i primi derby non li ha giocati. E io ho visto perché. La tensione la sera prima della partita. Il nervosismo prima di entrare. Ma quel derby poi lo abbiamo vinto con il mio gol. E fu bellissimo. Per entrambi».

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Articolo completo su la Repubblica

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Thu, 18 Apr 2024 18:13:13 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/716/amantino-mancini-&8220tifo-roma-e-de-rossi-ma-la-vittoria-all&8217andata-non-basta-daniele-lo-sa&8221 info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
De Rossi imbriglia il Milan, Mancini lo colpisce: buona la prima! Ora restiamo concentrati https://www.amantinomancini.com/post/714/de-rossi-imbriglia-il-milan-mancini-lo-colpisce-buona-la-prima-ora-restiamo-concentrati

Prima la Lazio in campionato, poi il Milan in campo internazionale: due Derby vinti in pochi giorni, nel segno delle zuccate di Gianluca Mancini. La Roma espugna 1-0 San Siro prendendosi la sfida d'andata dei quarti di finale dell'Europa League. Una vittoria ottenuta dalla squadra giallorossa mostrandosi meglio organizzata, lucida, convinta, cattiva agonisticamente: tutte qualità frutto dell'immenso lavoro svolto da mister De Rossi negli ultimi tre mesi.

In riferimento alla partita di ieri, a Daniele va riconosciuto il merito di aver letteralmente imbrigliato il Milan, scegliendo di ricorrere ad una sorta di 4-4-2 per nulla banale. Decisivo, a mio parere, lo schieramento di El Shaarawy sulla destra al fine di occupare gli uomini più temibili dei rossoneri, Rafael Leao e Theo Hernandez, e di aiutare Celik (prestazione autorevole) in fase difensiva. A proposito di fase difensiva, altro aspetto che ho apprezzato in modo particolare è come la squadra ha tenuto il campo in fase di non possesso: sempre corta, mai una linea di passaggio concessa agli avversari (nelle zone pericolose). Semplicemente perfetta.

Poi il resto l'hanno fatto le qualità individuali, con un Dybala ispirato a pennellare calcio e con un carichissimo Mancini a confermarsi 'bomber' del momento. Ottimo anche il lavoro di Lukaku: Romelu non ha segnato, ma ha dato un contributo fondamentale spalle alla porta, procurando spesso ampi spazi per i compagni. Promosso, ovviamente, l'intero reparto difensivo: a tal riguardo, ci tengo ad esprimere la mia felicità per il recupero di Smalling, il quale pian piano sta tornando ai livelli che gli competono.

Detto ciò, amici, questa era solo la partita di andata. Vincere era importante, certo. Il ritorno lo giocheremo in casa all'Olimpico, e pure questo è vero. Ma l'1-0 è un vantaggio troppo sottile per stare tranquilli. Dunque massima concentrazione, che i traguardi si ottengono step by step senza lasciarsi andare all'euforia.

Ora testa alla difficile sfida di domenica contro l'Udinese. Un'altra sfida da vincere assolutamente se si vuole raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League. Sono sempre stato fiducioso, lo sono ancor di più oggi, dopo aver ricevuto l'ennesima conferma che la Roma è una squadra rinata.

Daje Magica!

Amantino Mancini

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Fri, 12 Apr 2024 15:41:25 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/714/de-rossi-imbriglia-il-milan-mancini-lo-colpisce-buona-la-prima-ora-restiamo-concentrati info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Roma cinica e generosa, il derby si tinge di Giallorosso! https://www.amantinomancini.com/post/713/roma-cinica-e-generosa-il-derby-si-tinge-di-giallorosso-

Roma 1 - Lazio 0: il Derby torna ad essere giallorosso grazie a un gol nel finale di primo tempo segnato da Mancini su assist al bacio di Dybala. Emozionante dirlo, mi riporta alla mente vecchie sensazioni.

Pensando al presente, vincere il derby significava dare una decisa accelerata nella corsa Champions. E il settimo risultato utile consecutivo (in campionato) ci consente di restare nella scia del Bologna e di consolidare un quinto posto che potrebbe valere oro.

Certo, è stata una vittoria di quelle sporche, come spesso capita in queste partite. Il merito della Roma è stato colpire nel momento giusto e poi difendere con coraggio e compattezza fino alla fine. Molto positiva, in tal senso, la prestazione della retroguardia con lo stesso Mancini e Llorente migliori in campo per distacco. Bene anche Angelino, attento e sempre propositivo in fase offensiva, parecchio di più rispetto a El Shaarawy, rimasto ingabbiato nella morsa biancoceleste. Discorso simile per Dybala e Lukaku, protagonisti soltanto ad intermittenza.

In generale, si è avuta la conferma che la Roma è una squadra ritrovata. Tutto merito di mister De Rossi, che sta dimostrando di meritare la permanenza sulla panchina della Magica senza se e senza ma. A riguardo, penso che presto arriveranno novità dalla dirigenza che, forse, lo aveva chiamato già immaginando uno scenario simile. Avere Daniele in società vuol dire avere a disposizione una persona competente, ma anche dare un punto di riferimento all'intero ambiente.

Detto ciò, amici, giovedì ci sono i quarti di Europa League. Contro il Milan sarà una doppia sfida in cui serviranno prestazioni simili a quelle di ieri: personalità, carattere e capacità di soffrire. Intanto, godiamoci questa bellissima gioia regalataci dai ragazzi!

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Sun, 7 Apr 2024 18:52:49 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/713/roma-cinica-e-generosa-il-derby-si-tinge-di-giallorosso- info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Zero idee e poca tigna, pareggio stentato a Lecce. Ora il rush finale ripartendo da due certezze https://www.amantinomancini.com/post/712/zero-idee-e-poca-tigna-pareggio-stentato-a-lecce-ora-il-rush-finale-ripartendo-da-due-certezze

La sosta per le nazionali in certi frangenti della stagione, è sempre stata un problema per le squadre di club. Soprattutto per quelle che sono costrette ad interrompere un momento positivo, per poi ritrovarsi una decina di giorni dopo con qualche certezza in meno, oltre che con calciatori poco lucidi e sfiancati.

È il caso di quanto successo alla Roma, ieri protagonista contro il Lecce di una prestazione abbastanza negativa, sfiorando una sconfitta che, ad essere onesti, avrebbe meritato. Fortuna che dal "Via del Mare" si sia riusciti ad uscire con un pareggio. Uno 0-0, per la precisione, che rappresenta comunque un risultato utile in ottica corsa ad un piazzamento europeo. 

Al netto degli aspetti negativi, infatti, la classifica ci racconta che la qualificazione in Champions è ancora possibile e che l'Europa League è un obiettivo ampiamente alla portata dei giallorossi. Questo, però, a patto che già dal Derby con la Lazio (in programma sabato sera) si torni ad essere quella squadra equilibrata, brillante e determinata vista nelle precedenti partite. Battere i biancocelesti vorrebbe dire garantirsi una carica in più in vista delle sfide con Udinese, Bologna, Napoli, Juventus e Atalanta. Gare che, di fatto, decideranno la stagione, così come il doppio confronto europeo con il Milan.

Personalmente, credo che non bisogna preoccuparsi in modo particolare. Quella in Puglia è stata semplicemente una serata storta, figlia di un centrocampo insufficiente sia in fase difensiva che in fase offensiva. Già, il centrocampo. Ciò che meglio aveva funzionato fino alla sosta e che invece ieri si è rivelato zero idee e poca tigna, complice anche la pesante assenza di Pellegrini. È proprio dal rientro del Capitano e da quello di Paulo Dybala (in campo solo all'84esimo) che la Roma dovrà ripartire per un finale di stagione che si prospetta intenso di emozioni. Che altro dire, amici? Io ci credo e sono convinto che mister De Rossi ci regalerà belle soddisfazioni.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Tue, 2 Apr 2024 18:15:11 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/712/zero-idee-e-poca-tigna-pareggio-stentato-a-lecce-ora-il-rush-finale-ripartendo-da-due-certezze info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Sarà una grande Roma https://www.amantinomancini.com/post/711/sara-una-grande-roma

Amantino Mancini oggi vive in Brasile,ma non hamai smesso di occuparsi di calcio. L’Italia, e soprattutto la Roma lo hanno reso un grande giocatore e poi un allenatore, seppur per poco tempo. Con la maglia giallorossa duecentoventidue presenze e cinquantanove gol oltre che due Coppe Italia e una Supercoppa. Dall’ex compagno De Rossi, oggi allenatore nella Capitale, a El Shaarawy fino ai ricordi con Spalletti. Il brasiliano si è raccontato in esclusiva a Il Tempo.

Amantino, è tornato in Brasile da qualche anno dopo che hai smesso. Di cosa si sta occupando?

«Mi sto occupando di tante cose. Vendo immobili, ho un progetto di acquistare una squadra a Belo Horizonte, che gioca in Serie B nel campionato del Minas Gerais e prenderne la direzione sportiva. L’obiettivo assieme ai miei soci è quello di lavorare sul settore giovanile».

Segue sempre la Roma. Ha parlato con il suo excompagno De Rossi?

«Ci siamo sentiti quando la Roma gli ha affidato la panchina. L’ho chiamato per augurargli buona fortuna in questa nuova avventura alla guida della Roma. Ci sentiamo molto spesso e sono felice che abbia avuto questa possibilità. Seguo sempre i giallorossi e faccio il tifo per loro e per Daniele».

Conosce bene Daniele dal punto di vista umano, ma cosa ne pensadel suo lavoro a Roma dal punto di vista strettamente calcistico?

«A livello umano è un ragazzo eccezionale, una persona perbene. È sempre stato umile sin da quando era un calciatore. Per quanto riguarda l’aspetto legato al lavoro sul campo era un centrocampista «tattico» già quando giocava. Per noi era un altro allenatore in campo, un trascinatore che trasmetteva grinta. È uno di quelli adatti a fare l’allenatore e penso possa fare una grande carriera».

Nel suo ruolo attualmente sta giocando El Shaarawy. Quanto è cresciuto con De Rossi?

«El Shaarawy è cresciuto tantissimo con De Rossi. Gioca con più fiducia ed èun ragazzo molto importante per il sistema di gioco di Daniele, soprattutto per l’equilibrio tattico. Aiuta tantissimo in marcatura e rientra per coprire. Quando va in percussione riesce a spaccare le difese avversarie. È uno dei protagonisti più importanti dello scacchiere giallorosso».

Ai suoi tempi la Roma era una delle squadre più «brasiliane» del campionato mentre oggi non ha alcun calciatore proveniente dal Brasile. Cosa è cambiato?

«Ai miei tempi c’erano minimo tre o quattro giocatori brasiliani. Oggi purtroppo non è così ma magari è un momento passeggero per il calcio brasiliano. Penso che in futuro le cose potranno tornare comeprima, il Brasile è stato sempre un paese che ha esportato tanti calciatori. Stiamo vivendo una fase diversa con questa generazione di ragazzi e si fa più fatica a portare in Italia giocatori forti».

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Articolo completo su Il Tempo

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Thu, 21 Mar 2024 18:05:20 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/711/sara-una-grande-roma info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Caso Acerbi-Juan Jesus, Mancini: “Una vergogna, mi auguro arrivi una punizione severa. La Figc deve fare qualcosa” https://www.amantinomancini.com/post/710/caso-acerbi-juan-jesus-mancini-&8220una-vergogna-mi-auguro-arrivi-una-punizione-severa-la-figc-deve-fare-qualcosa&8221

Il razzismo nel calcio è un fenomeno ancora presente: di sicuro da condannare, ma al momento ancora difficile da estirpare. Fa specie, però, quando ad esserne protagonista non è qualche caso isolato di una tifoseria, ma un calciatore. E adesso Acerbi rischia fino a 10 giornate di squalifica per quanto avvenuto durante Inter-Napoli nei confronti di Juan Jesus. Una frase pesante che fa discutere e su cui la Figc ora ha aperto un’inchiesta. Domani i due protagonisti saranno ascoltati e presto si saprà di più. nel frattempo però, per commentare il caso Acerbi-Juan Jesus, Amantino Mancini, che ha giocato per tanto tempo in Serie A e non solo, e che ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire essere discriminati per il colore della pelle, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Caso Acerbi-Juan Jesus, Mancini commenta a Tag24

La partita tra Inter e Napoli si è conclusa da due giorni, ma continua a far discutere quanto successo nel corso del match tra Acerbi e Juan Jesus. Il calciatore del Napoli, durante la partita, ha accusato il difensore nerazzurro di avergli rivolto insulti razzisti. Un gesto sicuramente deplorevole che sarebbe potuto rimanere nei confini del rettangolo verde se il giocatore dell’Inter non avesse ritrattato, urtando ancora una volta la sensibilità del brasiliano. Il giudice sportivo ha chiesto un approfondimento di indagine alla procura della Figc e nei prossimi giorni capiremo se ed eventualmente per quanto tempo il calciatore del club milanese sarà squalificato. Per commentare il caso di razzismo Acerbi-Juan Jesus, Amantino Mancini è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.

Purtroppo siamo costretti a tornare a parlare di razzismo nel calcio. Cosa ne pensi di quello che è successo tra Acerbi e Juan Jesus? 

Quello che è successo tra Acerbi e Juan Jesus è una vergogna. Passa il tempo e siamo ancora qui a parlare di razzismo ed è una cosa davvero inaccettabile. Dobbiamo lottare ancora molto e lo faremo fino alla fine. Mi dispiace tanto per il mio connazionale Juan Jesus e capisco bene cosa ha provato in questi giorni. Anche io in passato ci ho sofferto molto. Mi è capitato quando giocavo con il Venezia, ed ho affrontato il Verona e poi con la Roma, in un derby contro la Lazio. Purtroppo queste persone non si rendono conto della mancanza di rispetto. Siamo tutti uguali”.

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Articolo completo su tag24.it

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Tue, 19 Mar 2024 21:00:00 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/710/caso-acerbi-juan-jesus-mancini-&8220una-vergogna-mi-auguro-arrivi-una-punizione-severa-la-figc-deve-fare-qualcosa&8221 info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Roma vola con De Rossi, Mancini: “Una squadra da Champions, col carattere del suo allenatore. A Daniele farei almeno un biennale” https://www.amantinomancini.com/post/709/roma-vola-con-de-rossi-mancini-&8220una-squadra-da-champions-col-carattere-del-suo-allenatore-a-daniele-farei-almeno-un-biennale&8221

Arriva la sosta per gli impegni delle Nazionali e come al solito è tempo di bilanci. Dopo due mesi sulla panchina della Roma, qualche gara complicata e il ritorno dell’impegno europeo, è arrivato il momento di valutare anche il percorso di Daniele De Rossi. I numeri parlano chiaro: 7 vittorie e 1 pareggio e 1 sconfitta in campionato, giocatori ritrovati e il passaggio del turno in Europa League contro il Feyenoord prima e contro il Brighton poi. Meglio di così non si poteva proprio andare. Ora servirà lo sprint finale per tagliare il traguardo Champions in questa stagione e poi si potrà programmare il futuro. Per commentare la Roma di De Rossi, Amantino Mancini, ex compagno del mister che ha vestito giallorosso per 5 stagioni, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Non si ferma la Roma di De Rossi, Mancini a Tag24

Un percorso quasi netto dal suo arrivo sulla panchina della Roma. Il ritorno di Daniele De Rossi in giallorosso è pura magia. L’ex capitano ha preso una squadra depressa e con poche certezze, che occupava il nono posto in classifica e che rischiava di rimanere fuori dall’Europa. In poco tempo l’ha trasformata in un gruppo unito, coeso, che gioca bene, vince e si diverte e che ora lotta per il traguardo più importante: la Champions League. Un miracolo? Quasi. Ora tutto gira per il verso giusto e soprattutto tutti remano nella stessa direzione. L’Europa che conta è un traguardo più che possibile, e in più c’è l’Europa League da giocare nel doppio scontro con il Milan. Nove gare al termine, più la Coppa, e poi si programmerà il futuro. Per commentare il momento magico della Roma di De Rossi, Amantino Mancini è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Dall’arrivo di De Rossi la Roma è rinata. Ti aspettavi questo carattere e questa determinazione dal tuo ex compagno di squadra?

Da quando De Rossi è arrivato alla Roma e cambiato tutto. L’ambiente è più sereno e anche a Trigoria si respira un’aria diversa. Le cose funzionano e ora si vede anche in campo perché la squadra gioca bene e si diverte. Ora c’è molto più equilibrio sia in fase difensiva che offensiva e soprattutto questo gruppo ha carattere da vendere. Ho sempre pensato che ogni squadra sia lo specchio del suo allenatore ed effettivamente ora la Roma è lo specchio di De Rossi. Mi auguro che insieme possano raggiungere risultati importanti”.

Quante possibilità ha la Roma di arrivare in Champions a questo punto?

Secondo me se la Roma continua con questo passo e con questa regolarità, troverà sicuramente un posto in Champions League. Se dovessero riuscirci il merito è di tutta la squadra, ma sicuramente gran parte del cambiamento lo si deve a De Rossi. Lui ha cambiato tutto ma sopratutto ha cambiato la maniera di giocare. Ora la Roma è molto più compatta e interpreta un buon calcio. Penso che abbia tutte le carte in regola per entrare in Champions League”.

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Articolo completo su tag24.it

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Tue, 19 Mar 2024 19:23:18 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/709/roma-vola-con-de-rossi-mancini-&8220una-squadra-da-champions-col-carattere-del-suo-allenatore-a-daniele-farei-almeno-un-biennale&8221 info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Roma, vittoria faticata e fondamentale: ora ricarichiamo le batterie per un rush finale ad alta intensità https://www.amantinomancini.com/post/708/roma-vittoria-faticata-e-fondamentale-ora-ricarichiamo-le-batterie-per-un-rush-finale-ad-alta-intensita

Doveva vincere, ha vinto e l'ha fatto dimostrando di saper soffrire: orfana di Dybala, la Roma di Daniele De Rossi ha avvicinato ulteriormente la zona Champions superando il Sassuolo all'Olimpico per 1-0. Decisivo il gol - e che gol! - di Luca Pellegrini, ormai sempre più punto di riferimento della squadra giallorossa.

Che non sarebbe stata una serata facile lo si era intuito già alla mezz'ora, con Spinazzola costretto a lasciare il campo per infortunio, privando la manovra della sua forte propensione offensiva. Fino a quel momento, infatti, la Roma aveva costruito proprio sugli esterni le maggiori azioni pericolose, costringendo il Sassuolo a stare costantemente in allerta e a puntare tutto sulle ripartenze.

Per fortuna, però, la Roma è riuscita a mostrare una buona propositività nonostante l'uscita di scena del numero 37. Fondamentale, in tal senso, l'apporto di Leandro Paredes, sempre lucido, ordinato e tatticamente perfetto. Il punteggio si è poi sbloccato all'inizio della ripresa, col capitano a sferrare uno splendido tiro a giro su cui Consigli non ha potuto far nulla. Di lì in avanti, è uscito il Sassuolo: i neroverdi hanno provato a pareggiarla fino all'ultimo minuto, affidandosi soprattutto alle fiammate di Laurienté. Ma la difesa giallorossa si è rivelata un muro invalicabile, con Mancini e Llorente ineccepibili in ogni circostanza di gioco e con Svilar bravo (e fortunato) in diverse occasioni. Menzione di merito va fatta anche per El Shaarawy, il quale ha dato un ottimo contributo in fase di non possesso, così come va reso merito ad Azmoun della preziosa gestione di alcuni palloni complicati nel finale di gara.

La Roma, dunque, arriva alla sosta per le nazionali da quinta in classifica e a soli tre punti dal quarto posto occupato dal Bologna. Direi che rispetto a qualche tempo fa siamo messi decisamente meglio. E di ciò va ringraziato mister De Rossi che, come prevedevo, si è rivelato l'uomo giusto per rivitalizzare la Magica.

Adesso, però, sarà fondamentale ricaricare le batterie in vista del rush finale ad alta intensità che ci vedrà impegnati anche in Europa League: quanto realizzato nelle ultime settimane è qualcosa di straordinario, ma saranno i prossimi mesi a determinare il bilancio complessivo della stagione. Come sempre, io sono fiducioso. E voi?

Daje Roma

Amantino Mancini

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Mon, 18 Mar 2024 20:03:32 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/708/roma-vittoria-faticata-e-fondamentale-ora-ricarichiamo-le-batterie-per-un-rush-finale-ad-alta-intensita info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Europa League, dopo il Brighton c’è il Milan: le mie sensazioni https://www.amantinomancini.com/post/707/europa-league-dopo-il-brighton-c-e-il-milan-le-mie-sensazioni

Dopo il successo dell'andata per 4-0, staccare il pass per i quarti di Europa League rappresentava praticamente solo una formalità. La Roma ci è riuscita senza stancarsi troppo e facendo una figura nel complesso positiva.

Lo 0-1 incassato a Brighton è un risultato che riproduce abbastanza fedelmente ciò che si è visto in campo. Ovvero una squadra, la Roma, impegnata nella gestione del vantaggio, mentre l'altra cercava di riscattare la prestazione horror offerta sul prato verde dell'Olimpico. Ne è uscita una gara tutto sommato gradevole, anche se troppo nervosa nella fasi iniziali. Di Welbeck il gol decisivo, ma ai giallorossi manca una rete ingiustamente annullata ad Azmoun (quello non è mai gioco pericoloso!) e recriminano per una traversa colpita nella ripresa da Spinazzola. Poco male, quel che conta è il passaggio del turno e aver incamerato indicazioni preziose in vista del prossimo futuro.

 

Sorteggio e corsa Champions

A proposito di futuro, il prossimo ostacolo nella corsa europea della Roma sarà una squadra che ben conosciamo: il Milan di Stefano Pioli, secondo in campionato e reduce dalle affermazioni su Rennes e Slavia Praga.

I rossoneri sono fortissimi, ci mancherebbe. Nei mesi scorsi ci abbiamo perso due volte, è vero. Ma il mio consueto ottimismo mi suggerisce che da questo sorteggio possiamo trarre due aspetti positivi: in primis, si è evitato il temibile Liverpool di Jurgen Klopp, che a mio parere rappresenta il club più forte in assoluto tra quelli in gara. In secondo luogo, la sfida col Milan potrebbe rivelarsi meno complicata del previsto proprio perché ben conosciamo la squadra rossonera, le sue individualità e il suo modo di giocare. Sono convinto che mister De Rossi riuscirà a preparare il doppio confronto nel modo migliore possibile, la speranza è che possa arrivarvi con la rosa al completo. Chance di qualificazione? Dico 50 e 50.

Detto questo, amici, adesso è il momento di tornare a pensare alla Serie A. Perché prima della sfida valida per i quarti di Europa League, ci sono tre partite da non sbagliare in ottica pass per la Champions che verrà: quelle con Sassuolo e Lecce, ma soprattutto il Derby con la Lazio.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Fri, 15 Mar 2024 17:48:18 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/707/europa-league-dopo-il-brighton-c-e-il-milan-le-mie-sensazioni info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
La Roma non molla e resta agganciata al treno Champions. Ora prendiamoci i quarti di Europa League https://www.amantinomancini.com/post/706/la-roma-non-molla-e-resta-agganciata-al-treno-champions-ora-prendiamoci-i-quarti-di-europa-league

Nel weekend in cui Napoli e Atalanta rallentano la loro corsa e il Bologna perde in casa, la Roma lascia Firenze con un pareggio dal sapore agrodolce. Come infatti ha sottolineato anche mister De Rossi, se da un lato non c'è mai da festeggiare quando si ottiene soltanto un punto (soprattutto se non si riesce a guadagnare sulla concorrenza); dall'altro, il bellissimo gol di Llorente consente alla squadra di continuare a viaggiare sulla scia del grande entusiasmo delle ultime settimane.

Per quanto mi riguarda, non ci sono dubbi: il bicchiere giallorosso è mezzo pieno. Anche perché nella serata del Franchi, pur non brillando, la Magica ha parzialmente dato seguito a quanto di buono aveva fatto vedere nelle scorse partite. Certo, l'ottima organizzazione della Viola ha messo in grossa difficoltà gli equilibri romanisti, ma i ragazzi hanno risposto bene credendoci fino all'ultimo respiro. Questo basta, per il momento, a restare agganciati al treno Champions e a mantenere alto il morale.

Soffermandoci sulla partita, ho visto un confronto tatticamente molto tirato, dove però i duelli individuali (e non) nelle zone più delicate si sono conclusi sostanzialmente in favore della Fiorentina. Si pensi, ad esempio, alle fasce e al centrocampo, con Sottil a rappresentare un pericolo costante e con Mandragora (autore del 2-1), Gonzalez e Bonaventura sempre attenti e propositivi. Un po' meglio la Roma, invece, sotto l'aspetto caratteriale. Dei ragazzi giallorossi ho apprezzato molto tre cose: l'approccio alla gara, la reazione allo svantaggio e la zampata d'orgoglio nel finale. Tutti aspetti fondamentali nell'ottica di un processo di crescita ancora in corso e che promette di avere grossi margini avanti a sé. Del resto, se in meno di due mesi Daniele è riuscito ad ottenere certi risultati, non si può essere che ottimisti in ottica futura.

Personalmente, penso che senza gravi intoppi la Roma abbia tutte le carte in regola per vivere un bel finale di stagione e mettere le basi per una nuovo ciclo ai vertici del calcio europeo. Un primo passo, in tal senso, andrà fatto nei prossimi giorni, mandando in archivio la qualificazione ai quarti di Europa League sul campo del Brighton.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 11 Mar 2024 20:32:11 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/706/la-roma-non-molla-e-resta-agganciata-al-treno-champions-ora-prendiamoci-i-quarti-di-europa-league info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Notte magica all’Olimpico, poker Roma al Brighton! È la consacrazione della ’cura’ De Rossi https://www.amantinomancini.com/post/705/notte-magica-all-olimpico-poker-roma-al-brighton-&200-la-consacrazione-della-cura-de-rossi

Vivere notti europee intense di emozioni non è certo una novità per i tifosi della Roma. Viverle a questo livello trasmette sicuramente qualcosa in più. Ma il 4-0 rifilato dalla Magica al Brigthon nel match di andata degli ottavi di Europa League rappresenta soprattutto la consacrazione di un percorso straordinario. Un percorso che ha portato ad una svolta inimmaginabile fino a un paio di mesi fa.

Daniele De Rossi ha raccolto una squadra spenta e coi nervi a pezzi ed è riuscito a rivitalizzarla con uno schiocco delle dita. Leggasi grazie a un lavoro incredibile sia sotto l'aspetto tecnico che mentale. Le tante vittorie in campionato, il turno passato col Feyenoord e il netto successo sul club allenato da De Zerbi: tutti risultati ottenuti nel segno di una ritrovata armonia di gioco e di un sereno attaccamento alla maglia. Dico sereno perché questi giocatori erano legati ai colori giallorossi anche prima dell'arrivo di Daniele, ma lo erano in maniera nervosa, poco efficace rispetto poi a quello che avrebbero dovuto fare in campo.

Venendo alla partita, come prevedevo, abbiamo assistito ad un confronto spettacolare. Ammetto che mi aspettavo di più dal Brighton, c'è da sottolineare però che la Roma ci ha messo del suo per rimpicciolire lo spessore degli avversari. Basti pensare alla pressione sull'impostazione dal basso cercata insistentemente dalla difesa inglese, nonché alle trame di gioco sciorinate da un centrocampo giallorosso pressoché perfetto.

Proprio da un'intuizione geniale di Paredes è arrivato il vantaggio firmato da Dybala, al primo gol stagionale in Europa. Il rappoddio invece è maturato proprio dalla pressione messa sulla difesa del Brighton, stavolta da Lukaku, freddissimo poi a piazzare la palla nell'angolino. Il terzo e il quarto gol, infine, sono opera di Mancini e Cristante, ma parte del merito va attribuito al 'solito' Stephan El Shaaarawy, autore di un doppio assist ed ormai uomo insostituibile del tridente capitolino.

Per il resto, ho apprezzato molto anche le prestazioni di Svilar, decisivo con un paio di interventi, e della difesa in generale, con Ndicka, Mancini e Celik davvero in formato Deluxe. E che altro dire amici? Una menzione speciale va fatta al mister, che ieri sera ha dimostrato di non aver nulla da invidiare a uno degli allenatori più quotati del panorama internazionale. La speranza è che Daniele possa continuare così riportando la Roma ai vertici della classifica.

A proposito... blindata la qualificazione ai quarti, la Roma adesso tornerà in campo domenica sera a Firenze per affrontare la Viola in uno scontro diretto per la zona europea. Prevedo una partita parecchio tirata che si deciderà sui dettagli, a mio parere in nostro favore. Speriamo bene!

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Fri, 8 Mar 2024 17:49:10 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/705/notte-magica-all-olimpico-poker-roma-al-brighton-&200-la-consacrazione-della-cura-de-rossi info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Amantino Mancini a FR: “De Rossi scelta perfetta. La Roma ora è da Champions” https://www.amantinomancini.com/post/704/amantino-mancini-a-fr-&8220de-rossi-scelta-perfetta-la-roma-ora-e-da-champions&8221

Non si perde una partita dalla Roma tanto da aprire anche un blog dove commenta settimanalmente tutto ciò che riguarda la squadra giallorossa. Amantino Mancini sarà davanti al televisore anche per Roma-Brighton, una di quelle sfide a eliminazione diretta che il brasiliano conosce bene.  Duecentoventidue presenze e 59 gol con la maglia della Roma per il brasiliano scovato da Daniele Pradé. Annate meravigliose di una Roma che lottava ad alti livelli in Champions e in campionato. Dalla perla di Lione alla vittoria di Madrid passando per l'inevitabile tacco nel derby, Mancini è stato spesso determinante nelle vittorie storiche sia con Capello sia con Spalletti. Tutte sfide giocate al fianco di Daniele De Rossi che ha conquistato per la seconda volta il cuore dei tifosi. In un'intervista esclusiva rilasciata a Forzaroma.info, Amantino ci ha parlato proprio del suo ex compagno ma anche di molti altri aspetti della Roma attuale e di quella del passato. Ecco le sue parole

 

Come va la sua carriera da allenatore? Quale squadra sogna di allenare?

La mia carriera da allenatore al momento è in stand by. Adesso ho un progetto come direttore sportivo della squadra Aymores. È un progetto molto bello e molto importante che io voglio portare avanti, quindi, per adesso la carriera come allenatore la lascio ferma”.

Ha avuto tanti grandi allenatori, Spalletti, Capello, Mourinho. A chi si ispira di più?

Sono stato fortunato ad avere questi allenatori, tre grandi campioni, ognuno ha le sue qualità, la sua personalità ed il suo carattere. Capello è un generale, molto serio e molto chiuso. A me ha dato subito fiducia nel calcio italiano: il primo anno con la Roma sono partito subito titolare e da lì non mi ha più tolto, quindi, lo ringrazierò sempre per la fiducia. Mourinho, invece, è uno che sulla comunicazione è molto bravo, è un campione, ha vinto tutto quello che poteva vincere. Entra proprio dentro di te e lavora molto sul piano psicologico. È un grande allenatore. Quello con cui mi sono trovato di più è Luciano Spalletti. Lui capisce tantissimo di calcio, come gli altri ovviamente, ma lui sul campo con me era diverso. Mi prendeva per il braccio, mi spiegava i movimenti. Io con lui mi sono trovato veramente benissimo e mi ha fatto crescere tanto come calciatore. Sono stato fortunato ad avere questi tre allenatori”.

Proprio un suo ex compagno di squadra allena la Roma, De Rossi. Cosa ne pensa del suo approccio in una panchina così importante?

La scelta di prendere Daniele De Rossi in quel periodo di turbolenze è stata perfetta. Uno che è romanista, romano, conosce benissimo la piazza, il club ed i tifosi. Poi la Roma è migliorata tantissimo a livello di gioco, di fiducia ed entusiasmo. Per esempio, Pellegrini che con Mourinho era un po’ giù, adesso sta facendo la differenza, perché De Rossi ha capito bene il suo momento. Penso che lui nel quotidiano sia riuscito a prendere qualcosa in più da Pellegrini. Poi in generale la squadra qualitativamente è un’altra squadra”.

Si aspettava che De Rossi volesse allenare dopo l’addio al calcio?

De Rossi viveva il calcio in maniera molto intensa. Per me non è stata una sorpresa che lui dopo aver finito la carriera da calciatore abbia voluto allenare. Conosco la sua passione e la sua grinta e sapevo volesse continuare nel mondo del calcio”.

Il cambio in panchina con Mourinho è stato parecchio movimentato nell’ambiente. Che impressione ha avuto? È stata una decisione che condivide?

In quel periodo Josè Mourinho non stava riuscendo a far rendere i suoi giocatori, i risultati parlavano da soli, la Roma non riusciva a vincere, non giocava bene, soffriva tanto. Penso che un cambio di allenatore cambi tanto in un ambiente. Un giocatore abituato ad essere intoccabile con un allenatore non è più sicuro del posto da titolare, e chi non giocava, invece, può avere nuovi stimoli per guadagnarsi il posto. L’arrivo di De Rossi è stato un movimento positivo per la squadra, è stato un cambio importante”.

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Articolo completo su forzaroma.info

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Tue, 5 Mar 2024 18:42:14 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/704/amantino-mancini-a-fr-&8220de-rossi-scelta-perfetta-la-roma-ora-e-da-champions&8221 info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Poker al Monza, non ci sono più dubbi: la Roma è tornata! https://www.amantinomancini.com/post/703/poker-al-monza-non-ci-sono-piu-dubbi-la-roma-e-tornata

Continua la (rin)corsa inarrestabile della Roma alla zona Champions: il 4-1 al Monza sul palcoscenico dell'U-Power Stadium conferma che la squadra giallorossa è tornata a viaggiare spedita sulla strada giusta. E adesso nessun traguardo sembrerebbe essergli precluso.

Perché a Trigoria si respira un'aria di ritrovato entusiasmo e i miglioramenti da quando è arrivato De Rossi sono sotto gli occhi di tutti: prima la Roma faticava a creare ed era poco cinica nei pressi della porta, ora crea tanto e di gol ne arrivano a grappoli. Basti pensare che, in attesa dell'Inter, è la squadra che ha realizzato più reti da fine gennaio ad oggi.

Gran parte del merito, come dicevamo, è di mister De Rossi: Daniele non solo ha trasmesso passione e grinta, ma ha anche dato un chiara identità alla squadra. Coraggio, propositività, aggressione, convinzione nei propri mezzi: tutte cose sembravano andate perse fino a qualche settimana fa. E invece erano solo sopite nell'attesa di uno stimolo, di una scintilla, che finalmente è arrivata riaccendendo l'ambizione di piazza e spogliatoio.

Venendo alla partita, ho visto un Monza in salute - e infatti veniva da 3 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 5 gare - e per nulla timoroso al cospetto dei giallorossi. La Roma, dal canto suo, è arrivata in Brianza col pieno di fiducia e vogliosa di dare seguito alla striscia positiva. Ne è uscito un confronto apertissimo, deciso dal maggiore spessore tecnico della Magica. Di Pellegrini, Lukaku, Dybala e Paredes le reti decisive, ma i ragazzi nel complesso hanno offerto tutti una grande prestazione. Penso, ad esempio, alla solidità della difesa e al lavoro sottotraccia di gente come El Shaarawy e Cristante, sempre pronti a mettersi al servizio dei compagni. Non era facile spuntarla contro l'organizzatissimo Monza di Palladino, lo si è fatto con autorevolezza e con la forza della coesione, oltre che con la qualità dei singoli.

Ed è proprio quest'ultimo l'aspetto che mi piace sottolineare. Ora la Roma gioca da squadra seguendo uno spartito sempre più collaudato, mentre nel recente passato mi sembrava di vedere undici calciatori uniti soltanto dalle energie nervose. Se questo rappresenta l'inizio di un percorso, ci sono validi presupposti per assistere ad un finale di stagione all'insegna delle emozioni.

A proposito di emozioni, l'andata degli ottavi di Europa League contro il Brighton in programma giovedì si prospetta, a mio parere, una gara spettacolare. De Rossi conosce bene De Zerbi e viceversa, per cui credo che assisteremo ad una partita a scacchi, dove però ci saranno pochi calcoli e tanto spirito di iniziativa. La speranza, come dicevo qualche giorno fa, è che siano i ragazzi della Roma a fare quel famoso gol in più. Per il resto, si vedrà in Inghilterra. Adesso godiamoci questo momento e viviamo ogni match come se fosse una finale.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Sun, 3 Mar 2024 19:47:17 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/703/poker-al-monza-non-ci-sono-piu-dubbi-la-roma-e-tornata info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Dybala brilla ed illumina la Roma: 3-2 all’Olimpico e si torna a inseguire la Champions https://www.amantinomancini.com/post/702/dybala-brilla-ed-illumina-la-roma-3-2-all-olimpico-e-si-torna-a-inseguire-la-champions

Cinque successi nelle ultime sette partite, la qualificazione agli ottavi di Europa League in tasca, un'aria di ritrovato entusiasmo che fa sognare la città: la cura De Rossi sta portando grandissimi benefici alla Roma, uscita vincitrice dalla sfida casalinga contro il Torino al termine dell'ennesima battaglia stagionale.

Il 3-2 ben racchiude le intense emozioni vissute nella serata di ieri, in cui la squadra giallorossa ancora non è apparsa brillante ma ha comunque portato a casa il risultato con grande personalità. 

Ad illuminare il cielo sopra l'Olimpico più di qualsiasi altra stella è stata la luce di Paulo Dybala, protagonista assoluto della partita con una Magica tripletta. La Joya prima ha portato in vantaggio la Roma su rigore e poi ha sferrato ai granata un doppio colpo del k.o con due perle l'una più bella dell'altra. Come ha dichiarato anche il mister nel post-gara, l'argentino è uno di quei fuoriclasse "che non vanno mai messi in discussione". Mi raccomando, ricordatevi queste parole semmai dovesse capitargli qualche domenica incolore!

Venendo al match, invece, dicevo che la Roma non è riuscita ad esprimere una prova brillante. E confermo la mia affermazione. Al contempo, però, c'è da dire che passi in avanti se ne sono visti eccome nella lottata notte capitolina. Non tanto sotto il profilo della manovra, dato che Juric è riuscito a creare un'efficace gabbia attorno alle fonti di gioco giallorosse, quanto sotto il profilo tattico e dell'atteggiamento (che già mi era piaciuto parecchio nelle scorse partite).

In generale, ho l'impressione che la squadra stia man mano acquisendo sempre più coraggio grazie alla fiducia trasmessagli dai risultati e a ciò che Daniele ha voluto trasmettergli sin dal suo ritorno a Trigoria: grinta e passione. La speranza è che entrambe, unite ai miglioramenti che mi aspetto di vedere entro qualche settimana, possano portare la Roma a raggiungere i traguardi che tutti ci auguriamo. In primis la qualificazione in Champions, tornata ad essere un obiettivo realistico oltre che matematicamente possibile.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Tue, 27 Feb 2024 20:50:04 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/702/dybala-brilla-ed-illumina-la-roma-3-2-all-olimpico-e-si-torna-a-inseguire-la-champions info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Che fatica, ma siamo agli ottavi di Europa League: col Brighton prevedo spettacolo! Ora testa al campionato https://www.amantinomancini.com/post/701/che-fatica-ma-siamo-agli-ottavi-di-europa-league-col-brighton-prevedo-spettacolo-ora-testa-al-campionato

Missione compiuta, l'incubo degli spareggi si è concluso nel modo migliore possibile: la Roma è agli ottavi di Europa League! Una qualificazione sudatissima e meritata, ottenuta alla lotteria dei rigori, dopo oltre 210 minuti di battaglia in cui la squadra giallorossa è cresciuta man mano dinanzi ad un Feyenoord molto organizzato.

Se infatti l'1-1 dell'andata mi aveva trasmesso un misto di sensazioni positive e perplessità, l'1-1 del ritorno mi ha lasciato molto più soddisfatto. E non solo perché la questione si è risolta in favore della Roma, ma perché ho visto i passi avanti che mi sarebbe piaciuto vedere.

All'Olimpico la Roma ha dimostrato di essere una squadra in crescita, che inizia a sviluppare trame di gioco interessanti, dispensando coraggio e buona personalità. Lo si è visto dal modo in cui ha reagito al fortuito gol del vantaggio olandese, arrivato a freddo, dopo appena cinque minuti di gioco. Quando accadono certe cose, la fiducia e l'entusiasmo potrebbero venire a mancare. Invece, i ragazzi di Daniele De Rossi non hanno battuto ciglio e hanno immediatamente reagito all'imprevisto.

Su tutti capitan Pellegrini, autore dell'ennesima prestazione da incorniciare e condita dal bellissimo gol del pareggio. In generale, però, non c'è stato un solo calciatore della Roma che non mi sia piaciuto sotto il profilo dell'atteggiamento. Un plauso va fatto al mister per avergli trasmesso la sua voglia e la sua enorme passione nel giro di pochissimi giorni. Menzione speciale anche per Svilar e Zalewski, entrambi decisivi sui tiri dal dischetto. Il primo si è confermato un grandissimo portiere parando due rigori, il secondo ha riscattato le ultime prestazioni al di sotto delle aspettative realizzando quello valido per la qualificazione.

Adesso amici il sorteggio ha deciso che la Roma se la vedrà col Brighton di De Zerbi, un altro club difficilissimo da affrontare. Se devo sottolineare un lato positivo, dico che la propensione offensiva della squadra inglese potrebbe ben sposarsi con il nuovo dinamismo della Magica: a mio avviso, assisteremo a una doppia sfida contrassegnata dallo spettacolo. La speranza è che sia la Roma a fare quel famoso gol in più.

Detto questo, ora è necessario ricaricare le batterie e tornare in modalità campionato. La Champions non è lontana, e la Roma è in netta ripresa come dimostrano risultati e prestazioni. Vincere in casa contro il Torino sarà di fondamentale importanza in ottica corsa al quarto/quinto posto.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Fri, 23 Feb 2024 17:44:31 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/701/che-fatica-ma-siamo-agli-ottavi-di-europa-league-col-brighton-prevedo-spettacolo-ora-testa-al-campionato info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Tris al Frosinone, nonostante la poca brillantezza: la ripresa della Roma continua https://www.amantinomancini.com/post/700/tris-al-frosinone-nonostante-la-poca-brillantezza-la-ripresa-della-roma-continua

Tre gol, tre punti d'oro, su un campo estremamente difficile contro un avversario molto organizzato. La vittoria per 3-0 ottenuta su un ottimo Frosinone rappresenta per la Roma il risultato perfetto, anche se la domenica allo "Stirpe" non ha visto i giallorossi offrire una prestazione altrettanto brillante.

Lo dicono i numeri, che a fine primo tempo riferivano di un parziale di 13 tiri a 3 in favore dei ciociari. Lo confermano le parole di mister De Rossi, il quale si è preso la piena responsabilità di alcune scelte rivelatesi non propriamente funzionali. Non quella di preservare Dybala, bensì quella di partire col 4-2-3-1 lanciando Azmoun dietro Lukaku e Baldanzi sull'esterno destro. 

Tali scelte, assieme ad altre cose che non hanno funzionato, si sono tradotte in una Roma incapace di manovrare e costruire gioco. Merito, ovviamente, anche del Frosinone, sempre puntuale nelle chiusure e sempre incisivo nella fase offensiva: se la Roma fosse arrivata in svantaggio all'intervallo, i ragazzi di Di Francesco non avrebbero rubato nulla.

E invece, in vantaggio all'intervallo c'è arrivata la squadra giallorossa, merito del giovane Huijsen, autore di una perla di rara bellezza, smerciata clamorosamente dopo una serie di errori abbastanza gravi. Altro errore il difensore olandese l'ha commesso zittendo i tifosi avversari durante l'esultanza; ma non credo sia opportuno infierire, perché ci hanno già pensato De Rossi e Azmoun a dare una lezione al classe 2005: il primo togliendolo dal campo e l'attaccante scusandosi con il pubblico in occasione del 2-0.

A proposito, la Roma ha giocato un secondo tempo leggermente migliore, facendosi spesso pericolosa in ripartenza, complice un Frosinone un po' sbilanciato alla ricerca del pareggio. Dello stesso Azmoun e di Paredes le spallate definitive che hanno messo in cassaforte la vittoria. 

Detto questo, ci sono da segnalare diverse altre note positive. In primis la grande prestazione di Svillar che, preferito a Rui Patricio, ha ripagato la fiducia del mister con diverse parate determinanti. Poi capitan Pellegrini, il cui ingresso ha letteralmente cambiato la squadra conferendole equilibrio e tempi di gioco. Bene anche Mancini, confermatosi pilastro di una difesa che ha visto tornare protagonista Smalling dopo quasi sei mesi di assenza. 

Che dire amici, pian piano la Roma sta risollevando la testa ben consapevole che c'è ancora tanta strada da fare. Io sono ottimista, perché quattro vittorie nelle ultime cinque partite sono già tanta roba. Adesso, però, vi saluto con un solo pensiero: ottavi di Europa League.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 19 Feb 2024 17:12:16 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/700/tris-al-frosinone-nonostante-la-poca-brillantezza-la-ripresa-della-roma-continua info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Torna l’Europa, torna Lukaku: pareggio d’oro in Olanda! Ora testa al Frosinone https://www.amantinomancini.com/post/699/torna-l-europa-torna-lukaku-pareggio-d-oro-in-olanda-ora-testa-al-frosinone

Torna l'Europa League, torna Romelu Lukaku e la Roma può continuare a sperare negli ottavi di finale. Il pareggio per 1-1 maturato sul campo del Feyenoord è uno di quelli sporchi e brutti, ma che pesano tantissimo.

Già! Pesano tantissimo dato che giovedì prossimo i giallorossi potranno giocarsi la qualificazione da favoriti dinanzi ai 65mila dell'Olimpico. E potranno farlo con una settimana in più di lavoro sotto la guida di mister De Rossi. Dico questo perché la gara di ieri mi ha confermato la sensazione che c'è ancora tanta strada da fare. Ovviamente, andare in Olanda ad imporre il proprio gioco non è mai facile, ci mancherebbe, e lungi la mia dal voler essere una critica. Ma appare evidente che alcuni meccanismi richiedano ancora del tempo per essere assorbiti dalla squadra. 

Ciò che invece mi ha colpito positivamente, come del resto nelle precedenti partite, è l'atteggiamento dei ragazzi, che ieri sera hanno mostrato grande personalità. Quella sì che il mister è riuscito a trasferirla in tempo record, assieme a una buona dose di serenità. Basti pensare alle prove di capitan Pellegrini e all'aria di ritrovata compattezza che si respira in questi giorni. Un'aria determinante, che ha portato la Roma a credere nel pareggio nonostante le difficoltà.

Tornando a Lukaku, sono molto contento per Romelu, che già è arrivato a quota sei gol nella competizione. Quel tocco di spalla non scaccerà via le critiche degli ultimi tempi - alcune sacrosante peraltro - ma sicuramente gli darà una grande iniezione di fiducia in vista del prosieguo di stagione. Bene anche Mancini, Paredes e Dybala. Sebbene la serata dell'argentino non sia stata delle più "joyose", Paulo ha sempre rappresentato il fulcro della manovra, da vero leader silenzioso della squadra.

Venendo al resto invece, mi sarei aspettato di più da Zalewski, che se continua così rischia di vivere gran parte dei prossimi mesi seduto in panchina. Anche perché il super-El Shaarawy dei tempi recenti, schierato in una posizione più vicina alla porta, sarà difficile da insidiare in termini di gerarchie. Quando ieri è entrato in campo, non ha inciso granché il Faraone, ma ha trasmesso una sensazione di affidabilità a differenza del 22enne polacco.

Maluccio anche Diego Llorente, la cui disattenzione sul gol degli olandesi non avrà di certo fatto piacere all'allenatore.

Detto ciò, testa al Frosinone per la 25esima giornata di Serie A: quella di domenica sarà una gara fondamentale per la rincorsa al quarto posto. L'imperativo è affrontarla con determinazione e con l'idea che sia una finale. Poi verrà anche il momento di tornare a pensare alla qualificazione europea...

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Fri, 16 Feb 2024 17:18:55 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/699/torna-l-europa-torna-lukaku-pareggio-d-oro-in-olanda-ora-testa-al-frosinone info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Confermo, la Roma ha imboccato la strada giusta https://www.amantinomancini.com/post/697/confermo-la-roma-ha-imboccato-la-strada-giusta

Quella all'Olimpico contro l'Inter era la partita più attesa perché ci avrebbe detto sicuramente qualcosa in più della nuova Roma di De Rossi. Con tutta onestà, nonostante la sconfitta per 2-4, continuo ad essere ottimista in ottica futura. Perché ho visto un approccio importante, belle giocate e tanto coraggio.

Dunque parecchi segnali positivi, almeno finché la squadra ha mantenuto una buona solidità difensiva. Poi c'è stato il breve passaggio a vuoto, contrassegnato da due errori individuali, che ha consentito all'Inter di ribaltarla. L'unico rammarico resta il punteggio finale, che ha premiato la maggiore organizzazione dei nerazzurri e il loro cinismo. Cinismo che invece la Roma ha dimostrato di non avere, soprattutto quando Lukaku si è fatto prima ipnotizzare da Sommer e poi ha mancato una comoda deviazione in porta. Insomma, il 2-4 poteva tranquillamente essere un 3-3.

Bene i giallorossi anche sotto l'aspetto della generosità. Da quattro partite a questa parte vedo di nuovo una squadra motivata a combattere. Merito della mentalità trasmessa da mister De Rossi, il quale sta inoltre confermando ottime doti nell'impostazione della partita. Come ho sottolineato poc'anzi, mi ha molto colpito l'approccio alla gara, fatto di pressione e recupero palla, nonché di trame offensive interessanti. Non è mai semplice riuscire ad imporsi quando di fronte hai degli avversari pronti a colpire alla minima esitazione. L'abbiamo visto chiaramente nella ripresa, ma in ogni caso mi tengo quanto di buono è emerso nel primo tempo. Infine, una menzione va fatta alle prestazioni di capitan Pellegrini (due assist) ed El Shaarawy (ancora in gol), entrambi ritrovati con l'arrivo di Daniele in panchina.

Per il resto, chiudo dicendo che la doppia sfida col Feyenoord e quelle con Frosinone e Torino rappresentano una ghiotta chance per aprire un nuovo filotto positivo. Salutare il mese di febbraio con in tasca la qualificazione agli ottavi di Europa League e due vittore in campionato vorrebbe dire davvero tanto per la Roma: la strada è quella giusta, ma la crescita passa anche (e soprattutto) per la convinzione che trasmettono i risultati.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Sun, 11 Feb 2024 18:58:15 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/697/confermo-la-roma-ha-imboccato-la-strada-giusta info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Parla Mancini: "De Rossi la scelta giusta" https://www.amantinomancini.com/post/698/parla-mancini-de-rossi-la-scelta-giusta

Una partita speciale. Roma-Inter per Amantino Mancini è una sfida che riserva dei ricordi indelebili, dopo aver vestito entrambe le maglie. Lo abbiamo contattato: ci ha parlato dell’ex compagno, oggi allenatore, De Rossi, dell’esonero di Mourinho, per poi passare al commento tattico della gara.

 

Mancini, Roma-Inter è una gara per te speciale. Che sfida ti aspetti?
«Mi aspetto una partita molto bella. La Roma viene da un momento positivo con tre vittorie consecutive e all’Olimpico l’atmosfera sarà bellissima. Davanti però i giallorossi avranno la squadra più forte del campionato. Mi auguro che sia un match con tanti gol».

Come ti sembra questa nuova Roma di Daniele De Rossi? Vedi un gioco diverso rispetto all’era Mourinho?
«La squadra ha ritrovato la fiducia con mister De Rossi che sta facendo uscire il meglio da alcuni giocatori. Un esempio? Pellegrini con Mourinho in questa stagione stava faticando, mentre adesso ha ritrovato la sua migliore forma. De Rossi ha dato una forte scossa e il gruppo ha reagito benissimo. Adesso vedo un gruppo a cui piace palleggiare e che ha una maggiore identità».

Riuscirà De Rossi a portare la Roma in Champions?
«Mi auguro che possa farcela. Se riuscisse a raggiungere un traguardo così importante sarebbe come aver vinto uno Scudetto perché ha preso la Roma in un momento difficile. A Trigoria ha riportato un ambiente più leggero e fiducioso».

Hai giocato insieme a De Rossi. Ce lo vedi come figura da allenatore della Roma anche dopo questa stagione? L’hai sentito in queste settimane?
«Sì, gli ho mandato un in bocca al lupo appena è stato ufficializzato. Io lo vedo mister De Rossi anche il prossimo anno sulla panchina della Roma. Ha un’ottima preparazione, conosce nel migliore dei modi il club e secondo me era adatto per diventare allenatore della Roma. È stata fatta una scelta giusta per sostituire Mourinho».

A proposito, te l’aspettavi l’esonero di Mourinho?
«Me l’aspettavo perché la Roma stava vivendo un momento molto difficile e le vittorie non arrivavano. È più facile cambiare un allenatore che 30 giocatori. È stato un esonero normale».

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Articolo completo su ilromanista.eu

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Sat, 10 Feb 2024 17:36:06 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/698/parla-mancini-de-rossi-la-scelta-giusta info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Poker al Cagliari e terza vittoria consecutiva, la strada è quella giusta. Ora piedi per terra e continuare a lavorare https://www.amantinomancini.com/post/696/poker-al-cagliari-e-terza-vittoria-consecutiva-la-strada-e-quella-giusta-ora-piedi-per-terra-e-continuare-a-lavorare

"Se il buongiorno si vede dal mattino...", recita un detto famoso in ogni parte del mondo. Sfido chiunque a non averlo pensato dopo queste prime tre partite di mister De Rossi alla guida della Roma. Reduce dai successi sofferti con Verona e Salernitana, la squadra giallorossa ha battuto il Cagliari per 4-0 (Pellegrini, Dybala x2, Huijsen), mostrando buoni segnali di crescita e regalandosi un'ulteriore - e preziosissima - dose di autostima. E sì, se il buongiorno si vede dal mattino, ci aspetta un finale di stagione molto interessante.

Quello che penso personalmente è tutto nelle parole pronunciate dal mister e da Dybala a fine partita: la strada è lunga, c'è ancora tanto da lavorare, ma la Roma è sulla via della guarigione. Diverte, offrendo a tratti un gioco scintillante; lotta, confermando che Daniele ha saputo trasmettere la grinta che lo contraddistingueva quando era in campo.

A proposito, un grande segnale che qualcosa è cambiato arriva anche dalle prestazioni di Pellegrini, autore di 3 gol nelle ultime 3 gare (ieri ha sbloccato la sfida) ma soprattutto tornato quel leader tecnico del centrocampo che tanto era mancato alla manovra. Certe cose non avvengono mai per caso, e ritengo che la voglia di proporre gioco portata da De Rossi sia stata determinante per la rinascita del Capitano. Confermo anche quanto detto nei giorni scorsi sulla posizione di El Shaarawy, decisamente più incisivo se schierato più vicino alla porta avversaria. Chiudo la parentesi sui singoli soffermandomi su Dybala, apparso in formato deluxe complice la maggior libertà concessagli dal nuovo assetto giallorosso. La mia speranza è che la Joya possa stare sempre bene, perché dai suoi piedi non nascono giocate bensì pura poesia.

Per il resto, il valore modesto del Cagliari non chiama a fare analisi approfondite sull'aspetto tecnico-tattico della partita né a poter dire che la Roma sia diventata un macchina da gol. Certo, la serata all'Olimpico è stata davvero spettacolare, ci si è divertiti dall'inizio alla fine. Ma il risultato - che avrebbe potuto essere tranquillamente più largo - non deve indurre in facili entusiasmi. Anche perché la prossima sfida è contro l'Inter capolista e bisognerà affrontarla con umiltà e concentrazione, come del resto l'intero prosieguo di campionato. Su questo aspetto, e sull'approccio iniziale, sono convinto che De Rossi lavorerà parecchio per cercare di allungare la serie positiva.

Insomma amici, la Roma si è rialzata. Ora siamo al quinto posto, ad un solo punto dalla zona Champions, e ci sono buone prospettive di andare avanti in Europa League. Stringiamoci attorno al mister e ai ragazzi, che avranno bisogno del nostro supporto per raggiungere i traguardi che tutti ci auguriamo.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Tue, 6 Feb 2024 17:42:30 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/696/poker-al-cagliari-e-terza-vittoria-consecutiva-la-strada-e-quella-giusta-ora-piedi-per-terra-e-continuare-a-lavorare info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Cuore Roma, altra vittoria che dà morale: ma bisogna migliorare in difesa. Ecco cosa servirebbe dal mercato https://www.amantinomancini.com/post/695/cuore-roma-altra-vittoria-che-da-morale-ma-bisogna-migliorare-in-difesa-ecco-cosa-servirebbe-dal-mercato

Seconda partita, seconda vittoria: reduce dal successo interno contro il Verona, la 'nuova' Roma di De Rossi ha battuto la Salernitana in trasferta rilanciandosi nella folta volata per la qualificazione in Champions League. Un successo fondamentale per il gruppo, in termini di fiducia. E lo stesso vale per l'ex capitano giallorosso, attorno al quale - giorno dopo giorno - le aspettative crescono sempre di più. Finora, tutto si può dire tranne che Daniele le abbia deluse.

Oltre ai sei punti conquistati, tra gli aspetti positivi di queste due ultime settimane c'è che la squadra è tornata a lottare con le unghie e con i denti. Giocando un calcio dinamico, per larghi tratti, nonostante la manovra risulti ancora un po' troppo lenta e prevedibile.

Ma la strada è lunga. Queste due vittorie rappresentano solo l'inizio di un percorso di guarigione. Dico questo innanzitutto perché, riallacciandomi all'osservazione fatta poc'anzi, nella gara dell'Arechi la Roma ha confermato di essere Dybala dipendente. La luce si accede attorno all'argentino - autore dell'1-0 e propiziatore del gol di Pellegrini - mentre spesso si spegne nelle altre zone di campo: il che si traduce in un'intermittenza che non può appartenere ad una squadra di vertice. In secondo luogo, la Roma continua a palesare evidenti limiti nella fase difensiva, come ha dimostrato la stessa partita con la Salernitana, in cui i Granata hanno tirato ben 15 volte verso la porta di Rui Patricio.

Insomma, il 2-1 maturato in Campania - così come la vittoria dell'Olimpico sul Verona - non è tutto rose e fiori. La reazione d'orgoglio c'è stata, ma De Rossi ha bisogno di tempo per migliorare i meccanismi della squadra e renderli automatici. Intanto, in attesa di tempi migliori, mi tengo stretta la grinta che è riuscito a trasmettere ai ragazzi. Gli rinnovo il mio 'in bocca al lupo' e gli faccio i complimenti per l'impatto avuto nella sua nuova esperienza.

Chiudo rispondendo a coloro che in queste ore mi stanno chiedendo un parere sul mercato e, in particolare, sull'arrivo nella Capitale di Angelino. Il classe '97 spagnolo è un terzino sinistro molto tecnico e veloce. Può fare sicuramente bene con la maglia giallorossa, ma secondo me la Roma avrebbe bisogno anche di due difensori, uno a destra e uno a sinistra, e di un esterno offensivo che sappia saltare l'uomo.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Tue, 30 Jan 2024 16:49:58 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/695/cuore-roma-altra-vittoria-che-da-morale-ma-bisogna-migliorare-in-difesa-ecco-cosa-servirebbe-dal-mercato info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Scossa De Rossi, la Roma torna a vincere! https://www.amantinomancini.com/post/694/scossa-de-rossi-la-roma-torna-a-vincere-

Scossa doveva essere, e scossa è stata. Dopo l'esonero di Mourinho e l'arrivo in panchina di Daniele De Rossi, la Roma è tornata alla vittoria regolando il Verona tra le mura amiche dell'Olimpico, in un clima molto favorevole per l'ex capitano della Magica.

Un successo netto quello dei giallorossi, che hanno indirizzato la partita nei primi 25 minuti - reti di Lukaku e Pellegrini, entrambe arrivate su perfetto suggerimento di El Shaarawy - per poi 'gestire' il vantaggio nel resto della frazione, mostrando anche buone trame di gioco.

Nel secondo tempo abbiamo sofferto un pochino in più. Il Verona si è fatto più pericoloso, prima procurandosi un rigore (sbagliato da Djuric) e successivamente creando un po' di scompiglio nella difesa capitolina. Gli sforzi dei gialloblù sono stati premiati al 76', quando Folorunsho ha segnato il gol dell'1-2 riaprendo la partita. La Roma, però, ha retto bene e alla fine si è assicurata i tre punti senza correre ulteriori rischi.

Sono contento per il nuovo mister, che meritava di iniziare il suo cammino alla guida della Roma con una vittoria. E sono contento anche per i ragazzi, che avevano bisogno di ritrovare fiducia e autostima dopo le recenti batoste subite nel derby di Coppa con la Lazio e in campionato con il Milan. Come ho affermato recentemente, sono fiducioso che De Rossi possa trasmettere i giusti stimoli alla squadra, portandola a dare l'anima in campo e a nascondere qualche limite tecnico tramite la grinta e l'intelligenza tattica. Oggi già si è visto qualcosa, ma è presto per sbilanciarsi o per fare analisi troppo accurate, anche perché Daniele aveva gli uomini contati e servirà tempo per capire quale assetto intende adottare.

L'unica cosa che mi sento di dire è che la mossa di schierare il Faraone più vicino alla porta (anziché da esterno 'tuttofascia') è sicuramente azzeccata. Vi saluto amici giallorossi, con la speranza di trovarci a parlare di un'altra vittoria. Daje Roma!

 Amantino Mancini

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Sun, 21 Jan 2024 09:44:57 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/694/scossa-de-rossi-la-roma-torna-a-vincere- info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Mancini sulla crisi della Roma: “Mourinho ha le sue colpe. De Rossi scelta giusta, ecco perché” https://www.amantinomancini.com/post/693/mancini-sulla-crisi-della-roma-&8220mourinho-ha-le-sue-colpe-de-rossi-scelta-giusta-ecco-perche&8221

Stamattina, intorno alle ore 9:30, la Roma ha emanato un comunicato tramite il quale ha reso noto l’esonero di José Mourinho. Una decisione che era nell’aria dopo le due sconfitte consecutive incassate da Lukaku e compagni – contro la Lazio in Coppa Italia e contro il Milan in campionato – ma che comunque ha scatenato pareri discordanti.

Pochi minuti fa è invece arrivata una seconda nota ufficiale che ha messo d’accordo tutto l’ambiente giallorosso, quella relativa al nome del nuovo allenatore. La scelta dei vertici capitolini è infatti ricaduta su Daniele De Rossi, ex capitano e vero e proprio idolo della tifoseria. La redazione di Controcalcio.com ha intervistato in esclusiva Amantino Mancini per parlare di entrambi gli argomenti.

Innanzitutto, partiamo dal presupposto che nel calcio è sempre più facile cambiare l’allenatore che l’intera rosa“, ha esordito l’ex esterno brasiliano a Controcalcio.com, commentando l’esonero dello Special One. “In ogni caso, secondo me, il tempo di Mourinho alla Roma era finito. Perché in questi ultimi mesi ho visto una squadra che soffriva, una squadra che aveva molta difficoltà a creare, che aveva poche idee. Anche per colpa di Mourinho, sicuramente”, ha aggiunto.

A tal proposito, però, Mancini ci ha tenuto ad assolvere parzialmente il portoghese e a fare un’osservazione sul suo stato d’animo: “Bisogna dire che se hai hai poca qualità è difficile ottenere risultati importanti. Quando l’ho conosciuto ai tempi dell’Inter lui era molto più tranquillo, perché aveva tanti giocatori di grandi qualità tecniche. Adesso invece lo vedevo teso, perché conosceva bene la rosa a sua disposizione e sapeva di non avere fuoriclasse”.

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Articolo completo su controcalcio.com

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Wed, 17 Jan 2024 18:08:21 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/693/mancini-sulla-crisi-della-roma-&8220mourinho-ha-le-sue-colpe-de-rossi-scelta-giusta-ecco-perche&8221 info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Crollo Roma, cosi’ non va. Basta alibi, ora serve il filotto https://www.amantinomancini.com/post/692/crollo-roma-cosi-non-va-basta-alibi-ora-serve-il-filotto

Dire che sono deluso è probabilmente riduttivo. E non per il risultato, bensì per la prestazione offerta dalla squadra, fragile e senza idee, al cospetto di un Milan solido e creativo.
L'1-3 incassato dalla Roma nella sfida di San Siro contro i rossoneri rappresenta, assieme a quelle con Genoa e Slavia Praga, una delle sconfitte giallorosse più brutte e dolorose di questa stagione. Innanzitutto perché arrivata a pochi giorni dall'eliminazione in Coppa Italia per mano della Lazio: mi sarei aspettato una reazione feroce, che invece è stata timida e si è limitata ai cinque minuti iniziali. In secondo luogo, perché di tutti i buoni segnali emersi nel mese di dicembre non se n'è visto nemmeno uno (come già nel Derby), e ha cominciato a venirmi il sospetto che siano svantiti definitivamente.

Certo, quando manca Dybala è tutto molto più difficile per gli ingranaggi giallorossi: la manovra - prettamente condotta per linee orizzontali - diventa prevedibile e ciò consente agli avversari di avere tempo di chiudere le fonti di gioco alternative. È accaduto anche ieri sera. Ma l'assenza della Joya non può essere una scusate. O meglio, può esserlo a volte, ma non sempre. Piuttosto bisognerebbe trovare un'alternativa alla fantasia dell'argentino, dal momento che purtroppo gli infortuni lo costringono spesso a restare fuori dal campo.

Ed proprio quello degli infortuni un altro alibi a cui bisogna evitare di appellarsi costantemente. Non perché si voglia sminuire il valore dei guai fisici che stanno cadendo a grappolo sulla rossa giallorossa, ma perché a un certo punto la risposta alle lamentale è soltanto una: la Roma non è l'unico club a dover fare fronte a numerose assenze. Si prende di petto la situazione, magari concentrando l'attenzione sui metodi dello staff atletico e medico, e si cerchi di risolverla senza piangersi addosso. Magari intervenendo sul mercato con l'acquisto di giocatori meno inclini allo stop.

Detto ciò, mi soffermo brevemente sui singoli solo per esprimere la mia solidarietà a Lukaku, che per quanto si è battutto - e si batte solitamente - merita un plauso particolare, e per sottolineare l'ottimo ingresso di Pellegrini, come sempre attento ad onorare la fascia di capitano. Oltre a procurarsi il rigore poi segnato da Peredes, Lorenzo è uno dei pochi che ha reagito d'orgoglio allo show rossonero, cercando la porta avversaria con convinzione. Insufficienti tutti gli altri ad eccezione di Svilar, incolpevole sui gol subiti.

Amici il momento è ahinoi abbastanza complicato, anche se la stagione è ancora lunga. Io resto delle convinzione iniziale che la Roma può centrare la qualificazione in Champions League. E sono ovviamente convinto che Mourinho sia l'uomo giusto per il riscatto giallorosso. Urge, però, un immediato cambio di rotta. All'orizzione ci sono tre gare sulla carta abbordabili ma allo stesso tempo difficili contro Verona, Salernitana e Cagliari. Le ambizioni della Magica per il prosieguo di campionato passeranno da qui.

Daje Roma, rialzati!

Amantino Mancini

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Mon, 15 Jan 2024 16:38:21 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/692/crollo-roma-cosi-non-va-basta-alibi-ora-serve-il-filotto info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Un derby amaro, dentro e fuori dal campo. Ora rialziamo la testa https://www.amantinomancini.com/post/691/un-derby-amaro-dentro-e-fuori-dal-campo-ora-rialziamo-la-testa

Commentare una sconfitta in un Derby è sempre complicato. Quest'oggi lo è ancora di più, per tanti motivi. Innanzitutto, per quanto accaduto prima, durante e dopo l'incontro. Dentro e fuori lo stadio. Non riesco a capire per quale ragione nel 2024 il calcio sia ancora utilizzato come un pretesto per dare sfogo alla violenza repressa. Il calcio, lo sport in generale, è tutt'altra cosa. Chi non riesce a capirlo pregiudicando la serenità altrui va semplicemente allontanato (ed evitato nella vita).

Detto ciò, c'è da considerare anche che tale sconfitta sancisce l'uscita della Roma dalla Coppa Italia, che, pur non essendo il primo obiettivo stagionale, è sempre un trofeo prestigioso e non è mai piacevole vederlo sfumare. Mi ha rattristato inoltre l'ennesimo infortunio di Paulo Dybala, vittima di una noia muscolare che rischia di tenerlo fuori per diverse partite. Quest'ultima è la notizia peggiore della serata, tra quelle emerse dal campo.

Per la verità, di notizie dal campo ne sono emerse ben poche. Perché, come spesso capita nei Derby, Roma e Lazio si sono sostanzialmente annullate per larga parte della gara. Nel primo tempo praticamente non si è giocato, mentre nella ripresa il confronto ha viaggiato a sprazzi.
Il vantaggio dei biancocelesti è arrivato proprio all'inizio del secondo tempo, grazie ad un rigore (dubbio) segnato da Zaccagni, l'unico modo per sbloccare un risultato fin lì mai in discussione.
Da quel momento in avanti, la squadra di Sarri ha preso fiducia, i giallorossi invece hanno finito per creare tanta confusione e poco gioco, nonostante Mourinho abbia cercato di accendere la scintilla adottando un assetto ultra-offensivo (prima è passato al 3-4-1-2 e successivamente al 4-2-4). Peccato per quella rovesciata di Lukaku al '97, che se fosse stata un po' più bassa ci avrebbe fatto letteralmente impazzire di gioia.

Poi vabbè, scaramucce e quasi risse nel finale, con tanto di espulsioni a Pedro, Mancini e Azmoun non voglio nemmeno commentarle. Anzi sì. E vi dico che, pur comprendendo che in campo i nervi possono saltare, in una serata contrassegnata dalla tensione come quella di ieri, forse si potevano anche evitare certi atteggiamenti. Tanto per dare il buon esempio.

Insomma, amici giallorossi, come tutti voi, sono un po' contrariato dopo l'amara serata di ieri. Adesso, però, bisogna rialzare la testa e guardare avanti consapevoli che questa stagione può ancora riservarci parecchie soddisfazioni. Io ci credo e penso sia la stessa cosa per i ragazzi e per il mister!

Ci risentiamo lunedì per parlare dell'importantissima (e delicatissima) sfida di domenica contro il Milan.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Thu, 11 Jan 2024 17:17:34 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/691/un-derby-amaro-dentro-e-fuori-dal-campo-ora-rialziamo-la-testa info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Roma-Atalanta, pareggio agrodolce. Ottime prospettive, ma bisogna iniziare a raccogliere di più. Sul mercato... https://www.amantinomancini.com/post/690/roma-atalanta-pareggio-agrodolce-ottime-prospettive-ma-bisogna-iniziare-a-raccogliere-di-piu-sul-mercato

Il 2024 chiama, la Roma risponde. Reduce dalla vittoria in Coppa Italia contro la Cremonese, la squadra di Mou ha confermato la propria autorevolezza uscendo a testa alta da una sfida ricca di tensione contro l'Atalanta. Il pareggio, maturato in virtù delle reti di Koopmainers e Dybala (su rigore), è l'unica nota stonata di una serata che promette un prosieguo di stagione interessante.

Non me ne vogliano gli amici bergamaschi, ma i giallorossi hanno giocato per vincere e avrebbero meritato di vincerla a mani basse, rifacendosi dell'immeritata sconfitta di Torino. I numeri sono chiari: 16 tiri, di cui 6 in porta, contro gli 8 dei nerazzurri (2 in porta); 55% di possesso palla; un indice di goal previsti (xG) attestatosi all'1.89.

Per non parlare delle trame di gioco che hanno costretto gli uomini di Gasperini a stare in costante apprensione, rinunciando alla loro spiccata propensione offensiva. Chi ha visto la partita sa a cosa mi riferisco.

Dall'altro lato, però, c'è l'1-1 finale. E i bilanci vanno sempre fatti nel complesso: se la prestazione e l'atteggiamento sono molto postivi, il risultato serve davvero a poco. Basti pensare che una vittoria ci avrebbe portato al sesto posto, avanti alla Lazio e proprio all'Atalanta, mentre adesso siamo ottavi, fuori dai piazzamenti valevoli per l'Europa. Il pari non può che avere quindi un sapore agrodolce.

Certo, la distanza dalla quarta posizione è minima. 4 punti si recuperano in un battito di ciglia, considerando che siamo soltanto al giro di boa. Da ora in poi, però, la Roma dovrà essere quasi perfetta: dunque, ridurre al minimo il margine di errore e capitalizzare quanto di buono si produce. Entrambi gli aspetti finora sono un po' mancati, ma la mia sensazione è che si stia per compiere un ulteriore step in avanti.

Tanto, in tal senso, ce lo diranno le prossime partite. A cominciare da quella valida per i quarti di Coppa Italia, il Derby con la Lazio. Vincerlo significherebbe molto di più che staccare il pass per la semifinale. Significherebbe assicurarsi una spinta propulsiva fino alla primavera, quando poi si entrerà nel rush finale. A proposito, mi auguro che il mercato, oltre all'ottimo Huijsen, porterà a disposizione del mister almeno un altro paio di tasselli. La Roma può essere competitiva su tutti e tre i fronti in cui è impegnata, ma ha bisogno di forze fresche, magari un terzino e un centrocampista.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 8 Jan 2024 17:46:43 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/690/roma-atalanta-pareggio-agrodolce-ottime-prospettive-ma-bisogna-iniziare-a-raccogliere-di-piu-sul-mercato info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Derby di Coppa Italia Mancini: “La Roma non può sbagliare. Mourinho? E’ un grande, ma per il Brasile vorrei un brasiliano” https://www.amantinomancini.com/post/689/derby-di-coppa-italia-mancini-&8220la-roma-non-puo-sbagliare-mourinho-e&8217-un-grande-ma-per-il-brasile-vorrei-un-brasiliano&8221

Centrocampista di talento, con grande propensione offensiva. Amantino Mancini è stato protagonista della Roma di Spalletti e ha sfiorato lo scudetto in giallorosso. Arrivato in Italia grazie alla segnalazione di Toninho Cerezo e all’intuizione di Franco Baldini, vive una breve esperienza in prestito al Venezia prima di approdare nella Capitale. Dopo qualche mese convince Capello e rientra a Roma. La partita che segna la sua storia è il derby della Capitale del 2003. Partita bloccata più che mai, all’80esimo minuto, Mancini di tacco batte Peruzzi e fa esplodere la Curva Sud. Entra nel cuore dei tifosi, si conquista la loro fiducia e in cinque anni vince due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Poi, nel 2008, Mourinho lo chiama all’Inter e da lì inizia il suo declino. Per commentare il momento della Roma, il futuro del mister e il derby di Coppa Italia, Mancini è intervenuto in esclusiva a Tag24. 

Derby di Coppa Italia, Mancini a Tag24

La Coppa Italia ha dato i suoi verdetti e all’appello manca solo il match di questa sera tra Juventus e Salernitana che decreterà l’ottava squadra dei quarti di finale. Ieri è stato il giorno di Atalanta e Roma. I giallorossi, seppur a fatica, hanno battuto la Cremonese e ora si preparano per una settimana di fuoco. Prima la Dea in campionato, poi il debry contro la Lazio e subito dopo il big match contro il Milan. Ancora una volta, Mourinho, si affiderà al duo delle meraviglie, Lukaku-Dybala, che anche ieri ha fatto la differenza, regalando la vittoria ai capitolini. Quella di mercoledì prossimo contro la formazione di Sarri, non sarà certo una partita come le altre. Lo sa bene chi ha avuto la fortuna di giocare gare simili. Per commentare la Roma e il derby di Coppa Italia, Mancini, che in giallorosso ha vissuto cinque stagioni, è intervenuto a Tag24...

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Sun, 7 Jan 2024 09:57:36 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/689/derby-di-coppa-italia-mancini-&8220la-roma-non-puo-sbagliare-mourinho-e&8217-un-grande-ma-per-il-brasile-vorrei-un-brasiliano&8221 info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Lukaku e Dybala ribaltano la Cremonese. I giallorossi sofferenti, dopo il primo tempo, rimontano con i gol di Lukaku e Dybala https://www.amantinomancini.com/post/688/lukaku-e-dybala-ribaltano-la-cremonese-i-giallorossi-sofferenti-dopo-il-primo-tempo-rimontano-con-i-gol-di-lukaku-e-dybala

Ho visto questa partita ieri mentre ero in viaggio ma dopo tanta sofferenza in campo dei giallorossi con la rete di Tsadjout al 37', un sospiro di sollievo con la rimonta delle reti del belga e della Joya su rigore. Dybala ancora un volta salva la Roma con un rigore decisivo!

Roma prima lenta e prevedibile, quasi spenta. La paura di perdere la terza partita consecutiva con la Cremonese è durata ben 77 minuti, con il gol di Tsadjout a pesare fortemente sul morale giallorosso. Poi il pari di Lukaku e il penalty decisivo di Dybala, per andarsi a prendere il derby con la Lazio.

La Roma batte la Cremonese in rimonta per 2-1 negli ottavi di finale di Coppa Italia e si qualifica per i quarti. Il 9 gennaio la formazione di Mourinho affronta la Lazio nel derby che vale un posto in semifinale. Mourinho conferma che con la Cremonese è stata dura la la vittoria e’ assolutamente meritata!

Daje Roma 

Amantino Mancini

 

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Fri, 5 Jan 2024 12:56:08 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/688/lukaku-e-dybala-ribaltano-la-cremonese-i-giallorossi-sofferenti-dopo-il-primo-tempo-rimontano-con-i-gol-di-lukaku-e-dybala info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Ottimista, nonostante la sconfitta. Roma, il 2024 può essere il tuo anno https://www.amantinomancini.com/post/687/ottimista-nonostante-la-sconfitta-roma-il-2024-puo-essere-il-tuo-anno

Chiudere l'anno con una sconfitta non è mai bello, chiuderlo al settimo posto, a cinque punti di distanza dalla zona Champions, ancora meno. Ci sono però diversi aspetti che mi fanno pensare ad un 2024 positivo. In primis l'atteggiamento mostrato dalla squadra nelle ultime partite, giocate con una solidità che tanto mi ricorda la compattezza della scorsa stagione. La si è vista contro il Napoli, quando di fatto si è annullata gente come Osimhen e Kvaratskhelia, e la si è vista contro la Juventus, nonostante la sconfitta.

L'1-0 dello Stadium in favore dei bianconeri, infatti, è un risultato che, pur non portando punti alla classifica giallorossa, regala ai ragazzi di Mou la consapevolezza di non essere inferiori alla concorrenza. Del resto, se la Roma avesse chiuso il primo tempo in vantaggio lo avrebbe fatto meritatamente, perché tra le due in campo è stata la squadra più intraprendente e più vicina al sorpasso. Nella ripresa, purtroppo, la gara si è decisa in virtù di una palla persa da Kristensen, autore dell'ennesima prestazione sulle montagne russe: ha svolto un ottimo lavoro in fase offensiva, garantendo come sempre appoggio ai compagni, mentre in fase difensiva ha lavorato meno bene, come dimostra l'episodio del gol di Rabiot. In ogni caso, non voglio buttargli la croce addosso, perché un errore può sempre capitare nell'arco dei novanta minuti ed ho comunque apprezzato il suo impegno.

Ho apprezzato anche l'impegno e la qualità di Dybala, il cui delizioso esterno meritava sicuramente maggiore fortuna. Male invece Lukaku, neutralizzato da Bremer e compagni, che non gli hanno concesso nemmeno un metro. Forse è proprio Romelu la più grande delusione della serata. Ma nel complesso darei una sufficenza abbondante alla prestazione. Se a ciò ci aggiungiamo che la società interverrà sul mercato e che qualcosa si sta muovendo in termini di manovra, allora le prospettive per un prosieguo di stagione esaltante ce ne sono eccome. 

Certo la corsa Champions, fatta di così tante squadre in lizza, sarà molto complicata. Ma non bisogna dimenticare che tra Coppa Italia, Europa League e Derby ci sono ampi margini per prenderci delle belle soddisfazioni che vadano oltre il piazzamento. Io sono ottimista e con un grande sorriso vi saluto augurandovi felice anno nuovo e augurando alla Roma che il 2024 possa essere il suo anno!

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 1 Jan 2024 18:10:45 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/687/ottimista-nonostante-la-sconfitta-roma-il-2024-puo-essere-il-tuo-anno info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Grande Roma, Napoli K.O: che bel regalo di Natale https://www.amantinomancini.com/post/686/grande-roma-napoli-ko-che-bel-regalo-di-natale

Festeggiare il Natale con una vittoria come quella di ieri sera è il regalo più bello che la Roma potesse farci. Il 2-0 dell'Olimpico rifilato al Napoli con i gol di capitan Pellegrini e Lukaku assume per la squadra giallorossa un valore simbolico fondamentale: si è vivi, alla faccia di tanti, e ci batteremo con onore qualsiasi sia la corsa che saremo chiamati a fare.

Già, perché dopo la sconfitta di Bologna in molti avevano iniziato a riempirsi la bocca di sentenze improvvide e critiche poco costruttive. Dire che si è giocato male al Dall'Ara va bene, ci mancherebbe. L'ho fatto io stesso. Ma mettere in dubbio Mourinho con le solite analisi ingenerose che si susseguono ormai da un paio di anni è letteralmente stucchevole. Dite piuttosto che non aveva a disposizione Dybala e Lukaku. Qualcuno l'ha detto? Temo davvero in pochi.

Poi abbiamo visto il Bologna di Thiago Motta cosa è in grado di fare e abbiamo visto che la Roma ha schiacciato i campioni d'Italia vincendo la sfida sia tatticamente, sia mentalmente sia in quanto a mole di gioco. E adesso, tutti esaltano le doti di una squadra che ha commesso l'unico peccato di partire male: avessimo fatto quattro punti anziché uno tra Salernitana, Verona e Milan saremmo al quarto posto (e non al sesto), in linea con l'obiettivo iniziale di centrare un piazzamento Champions. E magari, considerata la non irresistibilità dei rossoneri ci darebbero come i favoriti per raggiungere la terza posizione. Non che voglia usare toni troppo trionfalistici quando siamo solo alla metà della stagione, ma credo che in tanti dovrebbero riflettere sul loro modo di vedere il calcio.

Detto ciò, ritengo che la Roma abbia vinto la partita col Napoli a centrocampo, dove le trame degli azzurri sono state interrotte con una sistematicità tale da essere annullate completamente. Non ricordo occasioni particolari per i campani, se non un paio di palloni mancati, uno da Di Lorenzo l'altro da Anguissa.

Venendo alla Roma: degna di nota la prestazione di un Bove in costante crescita e di un (finalmente) perfetto Ndicka. L'ivoriano è riuscito nell'ardua impresa di rendere innocuo Osimhen e di tenere contemporaneamente a bada Politano. Questa prestazione può essere un punto di svolta della sua esperienza nella Capitale, finora abbastanza travagliata. Ovviamente, una nota di merito va fatta anche per Lukaku, paziente nel lavorare per i compagni e sempre pericoloso negli ultimi venti metri. Il gol nel finale è stato il giusto compenso per una partita di sacrificio. Nel complesso, la Roma ha fatto una grande gara e ha meritato la vittoria. L'avrebbe ottenuta pure se il Napoli non fosse finito in inferiorità numerica.

Per quanto riguarda invece le ambizioni future, mi ricollego al discorso che facevo prima: la qualificazione alla prossima Champions League è alla nostra portata, ma purtroppo siamo chiamati ad inseguire a causa del ritardo accumulato all'inizio della stagione. Le prossime partite con Juve, Atalanta e Milan saranno uno snodo di cruciale importanza. Ne riparleremo più avanti, ora godiamoci il Natale assieme ai nostri cari. Spero che possiate trascorrere queste giornate di festa in amore e serenità.

Tanti auguri da Amantino Mancini!

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Sun, 24 Dec 2023 14:06:39 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/686/grande-roma-napoli-ko-che-bel-regalo-di-natale info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Roma, sconfitta meritata al dall’ara: si riduce il margine di errore. Su Mourinho e sul sorteggio... https://www.amantinomancini.com/post/685/roma-sconfitta-meritata-al-dall-ara-si-riduce-il-margine-di-errore-su-mourinho-e-sul-sorteggio

2-0 Bologna al Dall'Ara e Roma di nuovo fuori dalla zona Champions League: i ragazzi e Mourinho hanno dato tutto mettendoci l'anima, solo che non è bastato ad offrire una prestazione sufficiente. In questi casi è comprensibile la delusione, ma non c'è nulla da rammaricarsi o recriminare: si è perso meritatamente e nell'economia di una stagione giocata a trecento all'ora ci può stare anche questo. Soprattutto se sei al cospetto di una delle squadre più in forma del momento e non hai a disposizione i tuoi migliori giocatori: Dybala e Lukaku.

Ciò che un po' ha lasciato l'amaro in bocca è stata la gara in sé, parecchio spezzettata nella prima mezz'ora di gioco e poco spettacolare successivamente. A fare la differenza, alla fine, sono stati gli episodi: sul primo gol la Roma si è fatta infilare troppo facilmente per vie centrali. Sul secondo, vabbé, si è verificato uno di quei pasticci che, purtroppo, stanno caratterizzando il finale di 2023 giallorosso. La mancanza di Smalling si fa sentire enormemente in certe occasioni, anche perché Evan Ndicka sta faticando ad inserirsi nel campionato italiano e Mancini non è al top dal punto di vista fisico.

In generale, credo che l'unico a salvarsi sia stato Belotti, pericoloso in svariate circostanze e autore di una partita di sacrificio. Non bene il resto della squadra, battagliera sì, come al solito, ma poco lucida nel momento in cui è stata chiamata a costruire gioco. Decisamente male Kristensen, il cui autogol ben rappresenta quanto storta sia stata la sua serata. Decisamente male anche Renato Sanches, le cui giocate rivedibili hanno costretto Mou a sostituirlo dopo 20 minuti dal suo ingresso in campo.

A proposito di Mou, ho sentito che, affrontando il tema rinnovo in conferenza, il mister ha dichiarato di voler restare a Roma. Bene, amici giallorossi, se stavate cercando una nota lieta che vi rallegrasse questo brutto lunedì credo che le sue parole possano bastare a strapparvi un sorriso. Mi astengo, invece, dal giudicare positivamente il sorteggio dei play- off per gli ottavi di Europa League: col Feyenoord non sarà una passeggiata.
Detto questo, ora testa all'importantissima sfida col Napoli e a quelle con Juventus, Atalanta e Milan tutte di seguito in meno di un mese: dopo la sconfitta contro il Bologna, abbiamo pochissimo margine di errore in ottica corsa al quarto posto.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 18 Dec 2023 22:01:00 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/685/roma-sconfitta-meritata-al-dall-ara-si-riduce-il-margine-di-errore-su-mourinho-e-sul-sorteggio info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Una vittoria amara, ma ricca di spunti positivi. Ora testa al campionato https://www.amantinomancini.com/post/684/una-vittoria-amara-ma-ricca-di-spunti-positivi-ora-testa-al-campionato

Era quasi impossibile, date le circostanze che si erano create, pensare di passare il girone di Europa League da primi in classifica. E infatti, nonostante il successo per 3-0 sullo Sheriff Tiraspol, la Roma dovrà cercare di raggiungere gli ottavi passando per i play-off. 'Colpa' dello Slavia Praga che, chiamato quantomeno a pareggiare, ha calato un poker perentorio sul campo del Servette. Colpa soprattutto dei giallorossi che, dopo due vittorie consecutive, hanno complicato clamorosamente il discorso qualificazione cadendo in Repubblica Ceca alla vigilia del derby e pareggiando in Belgio una gara che avevano praticamente in tasca.

Piangere sul latte versato, si sa, non serve a nulla. E allora prendiamoci gli spunti positivi di questa (amara) vittoria europea che ha visto protagonisti molti lupacchiotti causa assenze a infortuni. Su tutti Niccolò Pisilli, il quale a pochi secondi dalla fine ha festeggiato il suo esordio con il gol del tris. Se c'è una cosa che mi fa impazzire di Mourinho è il coraggio nel lanciare i giovani. Come anche nel caso di Pagano e Mannini, altri due bei prospetti buttati nella mischia nella seconda parte di serata. Grazie al mister, adesso, abbiamo scoperto di avere tre calciatori in più su cui puntare da qui a fine stagione.

Altra nota lieta è il ritorno al gol di Belotti, che non segnava da oltre due mesi complice un minutaggio davvero ridotto. Per quanto saranno fitti di impegni i prossimi mesi, è fondamentale riaverlo in campo al top della forma ma anche sotto l'aspetto morale. Mettere il nome sul tabellino dei marcatori è stato un passo cruciale in tal senso. Chi invece è già "on fire" è Romelu Lukaku che, con quello di ieri, è arrivato a cinque reti nella competizione. Per Big Rom quasi non ci sono più aggettivi: è decisivo sotto porta, aiuta la squadra, è un uomo spogliatoio. Semplicemente fa la differenza, soprattutto nel tipo di calcio che gioca la Roma e nel tipo di ambiente in cui la Roma è immersa. Dispiace solo che salterà la gara contro il Bologna, appuntamento importante in ottica pass per la Champions.

Per il resto, c'è poco da dire. La Roma ha giocato bene, ma l'avversario era quello che era, con tutto il rispetto per i moldavi. Ora pensiamo al campionato in vista di una full immersion in cui i giallorossi dovranno cercare di difendere il quarto posto con le unghie e con i denti. Certo, il dover affrontare Bologna, Napoli, Juventus, Atalanta e Milan tutte di seguito in meno di un mese non trasmette la sensazione di poter puntare al filotto. Ma mai dire mai, meglio non porsi limiti. Quello della Roma è un gruppo forte e compatto, che può mettere in difficoltà chiunque se mantiene la giusta concentrazione. Dunque testa alta e sguardo rivolto all'obiettivo vittoria. 

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Fri, 15 Dec 2023 17:40:33 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/684/una-vittoria-amara-ma-ricca-di-spunti-positivi-ora-testa-al-campionato info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Pari e sofferenza all’Olimpico, ma è una buona Roma. Bologna test di cruciale importanza https://www.amantinomancini.com/post/683/pari-e-sofferenza-all-olimpico-ma-e-una-buona-roma-bologna-test-di-cruciale-importanza

Se c'è qualcosa di certo nella vita di un romanista è che quando gioca la Roma non è mai una giornata normale. L'ennesima dimostrazione è stata la partita di ieri sera contro la Fiorentina, pareggiata lottando e soffrendo in un finale ad altissima tensione.

L'1-1 è un risultato che scontenta un po' tutti, considerato come si erano messe inizialmente le cose e come si erano sviluppate in seguito. La Roma voleva vincere per avvicinare il terzo posto occupato dal Milan, e ci stava riuscendo grazie al vantaggio siglato di testa da Lukaku, servito dal sempre divino piede sinistro di Paulo Dybala. Poi, proprio l'infortunio della Joya ha fatto sì che la squadra giallorossa perdesse brillantezza nella manovra e che la Fiorentina prendesse coraggio. Da quel momento, infatti, la Viola ha tenuto costantemente in mano il pallino del gioco, mentre la Roma si è affidata alle ripartenze senza però riuscire a concretizzare.

Ma la svolta più influente sulla partita è arrivata alla metà della ripresa, quando Zalewski ha rimediato il secondo giallo lasciando la Magica in inferiorità numerica: due minuti dopo si è registrato il pari dei toscani, con Martinez Quarta ad infilare Rui Patricio su suggerimento di Kouamé. Successivamente, bisogna ammetterlo, c'è stata solo una squadra in campo, quella guidata da Vincenzo Italiano. A maggior ragione nel recupero, dato che anche Lukaku si è visto sventolare il cartellino rosso per una dura entrata in ripiegamento difensivo.

Insomma, la Fiorentina avrebbe potuto vincerla se la Roma non fosse stata eroica nel difendersi nell'assedio degli ultimi minuti. Alla fine, ne è uscito un pari giusto nel complesso. Un pari che serve poco in termini di classifica, ma che lascia ad entrambe le squadre la consapevolezza di poter ambire ad un piazzamento prestigioso. 

Come sempre, sono ottimista. Stavolta, però, non posso fare a meno di sottolineare che la prossima gara contro il Bologna si prospetta davvero complicata. Senza Lukaku e, molto probabilmente, senza Dybala servirà una prestazione di sacrificio e di grande intelligenza tattica. Mi aspetto in tal senso che la chiave del match sarà sugli esterni.

Il test è già cruciale ai fini della qualificazione alla prossima Champions League, l'imperativo è farsi trovare pronti.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 11 Dec 2023 17:44:45 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/683/pari-e-sofferenza-all-olimpico-ma-e-una-buona-roma-bologna-test-di-cruciale-importanza info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Mou lancia il jolly, Dybala illumina: Roma, la reazione è arrivata. Ora serve alzare l’asticella https://www.amantinomancini.com/post/682/mou-lancia-il-jolly-dybala-illumina-roma-la-reazione-e-arrivata-ora-serve-alzare-l-asticella

Il pareggio con il Servette e tutte le conseguenze sul percorso in Europa League ci avevano lasciati con l'amaro in bocca. E, personalmente, mi ero preso la "responsabilità" di chiedere una reazione immediata alla squadra, apparsa in Belgio inspiegabilmente molle e appagata.

Ebbene, la Roma ha reagito togliendo ogni dubbio creatosi attorno alla sua identità battagliera, tornata prepotente a Sassuolo, dove nel finale i ragazzi hanno ottenuto i tre punti lottando con le unghie e con i denti. Merito di tutti, anche di coloro che hanno giocato al di sotto delle proprie potenzialità. Una menzione speciale, però, va fatta a due calciatori: Dybala, di nuovo in formato deluxe e autore di un gol e un assist; Kristensen, che si è procurato il rigore e ha siglato la rete del definitivo 2-1. Il danese è stato il vero Jolly della giornata giallorossa, tirato dentro dal solito Mourinho, che in quanto a lettura delle partite ha dimostrato - per l'ennesima volta - di non avere rivali.

Nel 2-1 del Mapei Stadium c'è tanto anche del tecnico portoghese. Già, e ai suoi detrattori vorrei far notare una cosa: la Roma è la squadra che ha segnato più gol nel quarto d'ora finale (13) ed è terza nella graduatoria di coloro che hanno recuperato più punti da situazioni di svantaggio (meglio solo Lecce e Sassuolo). A parlare dopo sono bravi tutti, a fare i fatti durante sono capaci in pochi: Mou è uno di questi ultimi.

Insomma, archiviata una partenza altalenante, oggi la Roma è al quarto posto e trasmette la sensazione di poter recitare un ruolo da protagonista fino alla fine della stagione. Conferme o smentite a riguardo ce le daranno le prossime quattro gare con Fiorentina, Bologna, Napoli e Juventus. L'imperativo è alzare l'asticella per chiudere l'anno in una nuova dimensione. Io ci credo, e voi?

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 4 Dec 2023 21:44:02 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/682/mou-lancia-il-jolly-dybala-illumina-roma-la-reazione-e-arrivata-ora-serve-alzare-l-asticella info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Mourinho è furioso, e ha ragione. Roma, adesso mi aspetto una reazione https://www.amantinomancini.com/post/681/mourinho-e-furioso-e-ha-ragione-roma-adesso-mi-aspetto-una-reazione

Passare il girone di Europa League era l'obiettivo minimo, farlo da leader della classifica era quasi doveroso in un gruppo che vedeva i giallorossi in gara con Slavia Praga, Servette e Sheriff. Il percorso era iniziato con tre vittorie consecutive e i nove punti sembravano essere il preludio di un facile primato. E invece, adesso, le cose si sono complicate maledettamente per la Roma. Impensabile, con tutta onestà, tanto che avevo definito la sconfitta di Praga come "salutare", affermazione dettata anche (e soprattutto) dall'imminenza del Derby con la Lazio.

Per qualificarci direttamente agli ottavi servirà un quasi miracolo: cioè che lo Slavia perde in casa con il Servette e noi vinciamo con lo Sheriff; oppure che Slavia e Servette pareggiano e noi battiamo i moldavi con una goleada. Altrimenti dovremo passare per i play-off e ciò vorrebbe dire altre due partite, da giocare, peraltro, con un club che retrocede dalla Champions League, mica una passeggiata!

E così, l'1-1 maturato ieri sul campo del Servette assume i tratti di una delusione sportiva inaspettata. Anche perché le cose si erano subito messe bene grazie al bellissimo tiro a giro di Lukaku che ci aveva portati in vantaggio. Sarebbe bastato poco per mettere la vittoria in cassaforte, a prescindere da qualsiasi discorso tecnico-tattico. Un po' di decisione, un po' di orgoglio, un po' di mentalità. Qualità che questa squadra ha già dimostrato di avere, ma che ieri sono venute clamorosamente meno.

Ha ragione Mourinho ad essere infuriato: non si capisce quale senso di appagamento possano avere questi ragazzi, a questo punto della stagione. Dovrebbero mangiarsi il campo, spinti dalla fame di chi è consapevole che è finito il momento di accontentarsi delle briciole. Un concetto che, ne sono sicuro, il tecnico portoghese gli ripete costantemente.

Mi fermo qui, perché poi non vorrei essere frainteso: credo nel gruppo giallorosso e spero che sia soltanto una defaillance in un'annata di grandi successi. Certo è, però, che adesso mi aspetto un reazione, a partire dal match di domenica con il Sassuolo.

La Roma è gioia e sofferenze, vittorie e delusioni, polemiche, dichiarazioni d'amore. Ma la Roma è soprattutto rialzare la testa e lottare con lo sguardo rivolto ad orizzionti infiniti come la storia della città.

Daje giallorossi!

Amantino Mancini

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Fri, 1 Dec 2023 18:47:32 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/681/mourinho-e-furioso-e-ha-ragione-roma-adesso-mi-aspetto-una-reazione info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Tris Roma, la zona Champions è più vicina. A chi dice che soffriamo… https://www.amantinomancini.com/post/680/tris-roma-la-zona-champions-e-piu-vicina-a-chi-dice-che-soffriamo&8230

3-1 all'Udinese, davanti al sempre caldissimo pubblico dell'Olimpico: la Roma non poteva ripresentarsi in modo migliore dopo la sosta per le nazionali. E poco importa se la vittoria è stata sofferta. Anzi, vorrei far notare che è proprio la sofferenza ad attribuire maggiore valore ai successi. Significa che la squadra sa venire fuori dalle situazioni complicate, reagire alle avversità, tenere alta la tensione per poi colpire nel momento decisivo. Tutti fattori che trasmettono ottimismo in vista del prosieguo di stagione.

Tra l'altro, chi si aspettava una facile vittoria era sulla cattiva strada: i giallorossi si sono trovati di fronte ad una squadra rivitalizzata da mister Gabriele Cioffi, che appena tornato sulla panchina bianconera aveva pareggiato con il Monza e sbancato il San Siro superando il Milan per 1-0.

Passando alla prestazione, è chiaro a tutti che la Roma non abbia giocato al massimo delle sue potenzialità. Soprattutto nelle fasi iniziali, quando il centrocampo ha fatto girare la palla a ritmi troppo bassi per scardinare la difesa friulana. Il gol del vantaggio, di fatti, è arrivato solo grazie ad una palla inattiva e al magico piede di Dybala, autore dell'assist al bacio per Gianluca Mancini.

Nella ripresa lo stesso Mancini, Pellegrini e Lukaku avrebbero subito potuto chiudere i conti. Purtroppo non l'hanno fatto, e l'Udinese ne ha approfittato per centrare il pareggio qualche minuto più tardi. Da quel momento, però, la lettura di Mourinho è stata perfetta (passaggio al 3-4-3 e successivamente al 3-5-2) così come perfetta è stata la reazione della squadra. Una reazione che ha trovato riscontri concreti nell'ultimo quarto d'ora, coi giallorossi che prima sono passati in vantaggio grazie alla Joya, al termine di una sontuosa azione con protagonisti anche Azmoun e Lukaku, e poi hanno sferrato il colpo del k.o con un bellissimo tiro a giro di El Shaarawy.

Insomma, la prestazione della Roma non è stata brillante ma comunque positiva. E, guardando ai singoli, gli aspetti positivi sono tantissimi. Si pensi, ad esempio, ad Edoardo Bove, il cui ingresso in campo - assieme a quelli del Faraone e dell'iraniano - ha letteralmente dato una marcia in più alla Magica. Il giovane azzurro può diventare veramente un pilastro di questa squadra se continua a crescere seguendo i consigli di Mou.

Prezioso anche il contributo di Lukaku, nonostante non abbia trovato la via del gol: l'attaccante belga ha ricevuto pochi palloni, ma li ha gestiti tutti nella maniera più opportuna. Immenso quello di Dybala, farò imprescindibile della manovra: oltre al gol, ha sopperito alla scarsa ispirazione dei centrocampisti legando il gioco con i tempi giusti.

Con queste premesse, amici, possiamo divertirci nei prossimi mesi. Il quinto posto attuale è solo un punto di partenza. Ora archiviamo la qualificazione in Europa League per poi puntare decisi alla zona Champions!

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 27 Nov 2023 23:09:22 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/680/tris-roma-la-zona-champions-e-piu-vicina-a-chi-dice-che-soffriamo&8230 info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Sport Club Aymorés https://www.amantinomancini.com/post/679/sport-club-aymores

Il calcio è la mia passione da bambino e realizzare i miei sogni è sempre stato il volano della mia vita. Dopo i successi come calciatore, ora in Brasile con amici imprenditori sto realizzando il sogno di un nuovo stadio in cui con la mia esperienza calcistica ed insegnamenti tecnici e tattici, permetteró a tanti giovani di crescere e mettere in luce il proprio talento.

Amantino Mancini

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Tue, 21 Nov 2023 17:20:57 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/679/sport-club-aymores info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Brasile, una sconfitta dolorosa. Ora la classifica preoccupa, ma l’Argentina puo’ significare parecchio https://www.amantinomancini.com/post/678/brasile-una-sconfitta-dolorosa-ora-la-classifica-preoccupa-ma-l-argentina-puo-significare-parecchio

Quella all'Estadio Metropolitano Roberto Meléndez di Barranquilla si è rivelata un'altra serata storta per il Brasile. Reduce dal pareggio con il Venezuela e dalla sconfitta con l'Uruguay, la Seleçao è caduta sotto i colpi della Colombia, impostasi per 2-1 nella quinta gara valida per le qualificazioni ai Mondiali. 

Non è bastato un bel gol di Martinelli nei minuti iniziali, non è bastata un'ora abbondante di gioco condotta a livelli tutto sommato discreti. A deciderla è stato l'uno-due di Luis Diaz, arrivato tra il 75' e il 79' con due colpi di testa. 

Da dove cominciare? Comincerei dicendo che è stata una partita molto intensa e fisica, piena di contrasti, ma anche ricca di occasioni da entrambe le parti. Il Brasile ha avuto il demerito di non chiuderla, e un po' di rammarico c'è ripensando alla parata di Vargas su Raphina e al palo colpito dallo stesso attaccante del Barcellona. È giusto tuttavia essere onesti: la Colombia avrebbe potuto andare a segno assai prima di quando l'ha fatto. 

Insomma, a mio parere, il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. E probabilmente così sarebbe finita senza i pasticci della difesa. Dispiace sottolinearlo, ma su entrambi i gol incassati la retroguardia ha responsabilità enormi. Lo sa bene anche il buon Fernando Diniz, che qualcosa dovrà inventarsi per ovviare ai cali di concentrazione dei suoi ragazzi, nonché al loro posizionamento non ideale. 

A proposito di Diniz, la volta scorsa ci eravamo lasciati sottolineando la necessità di avere un "piano b" alla ripartenza dal basso. Qualcosa si è visto in questa partita, nonostante il doloroso finale. Probabilmente, c'è solo bisogno di tempo. Quanto chissà, speriamo il meno possibile. Perché la classifica - che adesso ci vede al quinto posto - pretende un'immediata reazione se vogliamo qualificarci tranquillamente, come sarebbe opportuno aspettarsi dal Brasile. 

La prossima contro l'Argentina sarà già una sfida da non sbagliare. L'affronteremo senza Vinicius, ma la squadra verdeoro ha comunque tutte le carte in regola per riscattarsi ed invertire la propria rotta verso orizzonti sereni. Ricordiamolo sempre: è dalle situazioni più complicate che emergono certi valori, ed inutile sottolineare il valore particolare che assumerebbe una vittoria.

Forza Brasile!

Amantino Mancini

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Fri, 17 Nov 2023 19:29:16 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/678/brasile-una-sconfitta-dolorosa-ora-la-classifica-preoccupa-ma-l-argentina-puo-significare-parecchio info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Derby senza padroni. Roma, bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? https://www.amantinomancini.com/post/677/derby-senza-padroni-roma-bicchiere-mezzo-pieno-o-mezzo-vuoto

Il Derby della Capitale tra Roma e Lazio si è concluso con uno scialbo pareggio, generando la delusione di coloro che si aspettavano un match aperto e spettacolare. Diciamo che un po’ tutti speravamo di vedere qualcosa in più dalle due squadre. Ma chi ha vissuto il Derby in prima persona sa bene che non è mai una partita semplice, per ragioni legate al cuore e, soprattutto, all’alta tensione che si respira durante la settimana. Tanto che a volte, anche un modesto 0-0 può assumere i tratti di un bottino soddisfacente, per entrambe le parti in causa.

A noi interessa la Roma, e possiamo dire che gli aspetti positivi non mancano. La mezz’ora iniziale, ad esempio, condotta con grande aggressività ed intraprendenza, propensioni venute meno nel momento in cui Mourinho si è trovato con entrambi i braccetti di difesa ammoniti. I gialli ricevuti da Mancini e Ndicka, infatti, hanno costretto i giallorossi a riaggredire e risalire con minore frequenza, evitando di lasciare i due difensori agli uno contro uno con Pedro e Anderson.

Un’altra nota lieta è stata proprio la prestazione della retroguardia che, se escludiamo la parentesi di Europa League contro lo Slavia Praga, già da qualche partita era tornata ai livelli di rendimento della passata stagione. Come avevo previsto che sarebbe avvenuto a inizio campionato, peraltro, quando di gol ne prendeva tanti poiché gli equilibri erano ‘intaccati’ da un processo ri-assetto tattico non di poco conto. Adesso quel processo è finito, e la solidità rappresenta nuovamente una delle principali caratteristiche della squadra. 

L’unico aspetto negativo della serata di ieri è forse quello che meno avremmo potuto prevedere alla vigilia. Ovvero la scarsa incisività di Dybala e Lukaku. Il primo, al netto di qualche giocata sublime, è apparso completamente ai margini della manovra. Il secondo, protagonista di una partenza frizzante, è finito schiacciato nella morsa biancoceleste scomparendo in maniera graduale. In ambedue i casi, tuttavia, si tratta semplicemente di una «serata no», non ho dubbi che si rifaranno già alla prima gara dopo la sosta.

A proposito, se proprio faticate a vedere il bicchiere mezzo pieno, pensate a cosa sarebbe successo nelle prossime due settimane di pausa in caso di sconfitta. Prendiamoci questo punto e guardiamo avanti con ottimismo! 

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 13 Nov 2023 17:03:29 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/677/derby-senza-padroni-roma-bicchiere-mezzo-pieno-o-mezzo-vuoto info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Una sconfitta ’salutare’, la qualificazione arriverà. Testa al derby! https://www.amantinomancini.com/post/676/una-sconfitta-salutare-la-qualificazione-arrivera-testa-al-derby

Vincere sarebbe stato meglio, certo. Battendo lo Slavia Praga, la Roma avrebbe blindato la qualificazione alla fase successiva di Europa League. Ma quella incassata ieri è una sconfitta ‘salutare’, che non lascia strascichi né compromette il morale della squadra, comunque reduce da un successo nell’ultima gara di campionato.

Alla fin fine, il valore emozionale del 2-1 contro il Lecce è ancora vivo, e forse lo 0-2 maturato in terra ceca può addirittura assumere un ruolo fondamentale in chiave Derby per i giallorossi: una brutta prestazione, mentre la Lazio ha brillato in Champions League; Derby lo vince chi ci arriva peggio, dice la leggenda popolare. Se proprio dovessi trovare un lato positivo, mi aggrapperei alle leggi non scritte del calcio. Ma siccome sono un tecnico che, pur riconoscendo l’importanza di alcuni aspetti, preferisce parlare di cose concrete, mi limito semplicemente a sottolineare che la battuta d’arresto con lo Slavia Praga è del tutto fisiologica.

Come dicevo prima, vincere sarebbe stato importante, ma non era cruciale farlo. La Roma passerà il girone di Europa League al prossimo giro e non v’è nessun dramma se ciò dovesse accadere come seconda classificata. E, onestamente, do poco peso anche alla prestazione negativa, fortemente influenzata dal turnover e dalla preoccupazione di non farsi male. Mourinho in conferenza è apparso furibondo, definendo “orribile” la prova dei suoi ragazzi. Sono convinto che lo abbia fatto soltanto per caricarli in vista di domenica. Vuole concentrazione e cerca di ottenerla a modo suo, tirando il filo non appena danno cenno di distrarsi. Intendevo anche questo quando ha definito la sconfitta 'salutare', perché conosco bene le sue tecniche mentali.

Siate fiduciosi, amici giallorossi, assisteremo a un gran Derby nel segno della Magica.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Fri, 10 Nov 2023 19:42:45 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/676/una-sconfitta-salutare-la-qualificazione-arrivera-testa-al-derby info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Grande cuore Roma, ora blindare la qualificazione in coppa e poi testa al derby https://www.amantinomancini.com/post/674/grande-cuore-roma-ora-blindare-la-qualificazione-in-coppa-e-poi-testa-al-derby

Vincere è sempre bello, ma vincere così regala un'emozione di gran lunga superiore, indescrivibile. Come l'immagine dell'Olimpico che esplode di gioia dopo tanta sofferenza. Bravi ragazzi, grazie Roma.

Il successo per 2-1 ottenuto sul Lecce, grazie ai gol nel recupero di Azmoun e Lukaku, è un successo che va oltre i tre punti per diversi aspetti. In primis perché la partita che precede il derby è sempre molto delicata: conferisce certezze o le toglie, a seconda dei casi; determina un mood mentale, che si auspica sia sereno alla vigilia della grande sfida. Più semplicemente, vincere aiuta a caricarsi. E il modo in cui si è vinto ieri dà una scossa estremamente intensa.

Poi, c'è da considerare che si tratta di un successo che incarna appieno la mentalità voluta dall'allenatore: mollare mai, lottare fino all'ultimo minuto. L'immagine dell'Olimpico in delirio di cui parlavamo prima, è un'immagine che aiuta i calciatori a sposare tale tipo di filosofia e a spingersi verso orizzonti ancora inesplorati: "Se vinco con il Lecce e succede questo, cosa succede quando raggiungerò traguardi più importanti?". Sono sicuro che Mou spingerà parecchio su questo tasto, riuscendo a trarre qualcosa di significativo.

Per ultimo, ma non per importanza, ho lasciato gli aspetti riguardanti la prestazione. Si è visto un ottimo Lecce ieri, ma si è vista anche una buona Roma. Una Roma che per gran parte del primo tempo ha comandato le operazioni, con Aouar e Cristante in completo controllo del centrocampo. È mancato solo il gol - che poteva arrivare su rigore (sbagliato da Lukaku) e in diverse altre occasioni - nulla di più.

Nella ripresa invece la gara è stata aperta ed equilibrata. Il Lecce è passato in vantaggio a causa di un doppio errore di Mancini, mentre la Roma ha continuato a sprecare tante, troppe, occasioni. Alla fine, tuttavia, la squadra giallorossa ha avuto il merito di crederci. Del resto, se hai in campo gente come Dybala, Lukaku e Renato Sanches basta solo insistere e prima o poi qualcosa succede.

Sono davvero contento per Paulo, che al rientro dall'infortunio ha subito mostrato una condizione fisica spumeggiante. Non mi aspettavo che potesse reggere 90 minuti, invece lo ha fatto mantenendo un livello qualitativo altissimo. Sono altrettanto contento per Lukaku, che non meritava di trascorrere la settimana con il pesante fardello del rigore sbagliato. L'ha decisa lui, portandosi a casa la consapevolezza di essere il trascinatore di questo gruppo. Note di merito anche per Azmoun e Zalewski, propiziatori della rete che ha dato il via all'incredibile rimonta.

Insomma, amici, è stata una domenica dalle emozioni forti. Ora però guardiamo avanti: c'è da blindare la qualificazione in Europa League vincendo in casa dello Slavia Praga. Farlo vorrebbe dire aggiungere un'altra tacchetta al morale in vista della Lazio.

Daje Roma!

Amantino Mancini

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Mon, 6 Nov 2023 20:40:51 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/674/grande-cuore-roma-ora-blindare-la-qualificazione-in-coppa-e-poi-testa-al-derby info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Mancini: “Vincere a Roma è diverso, la partita si vive ogni giorno” https://www.amantinomancini.com/post/675/mancini-&8220vincere-a-roma-e-diverso-la-partita-si-vive-ogni-giorno&8221

Amantino Mancini, storico ex calciatore della Roma, Inter e diverse altre squadre sparse per il mondo è intervenuto in esclusiva ai microfoni della redazione di inforoma24. Di seguito le parole del brasiliano:

 

Un ricordo bellissimo legato a Roma è sicuramente quella corsa sotto la Curva Sud dopo il gol di tacco contro la Lazio nel 2003, che emozioni ha provato quel giorno?

L’emozione che ho provato dopo il gol di tacco contro la Lazio  è stata unica! Il  derby è la partita più importante per i tifosi, vedere la gente felice e così emozionata, è stata una situazione indimenticabile”.

 

A che tipo di allenatori si ispira? In futuro le piacerebbe sedersi sulla panchina della Roma?

Ho avuto tre grandissimi allenatori: Fabio Capello mi ha dato subito la fiducia e mi ha fatto giocare in tutto il campionato, Josè Mourinho all’Inter è stato importante, ma  Luciano Spalletti è quello che mi ispira di più, mi ha insegnato tanto, mi ha reso un giocatore forte, è un allenatore a cui mi ispiro.

Allenare in futuro la Roma sarebbe un sogno! Ma ora sto mettendo il massimo impegno nel mio progetto come direttore sportivo”.

 

Nella sua carriera ha avuto come allenatore José Mourinho. Che persona è?

Mourinho come allenatore è  un grande, un campione, ha vinto tutto, ovunque ha allenato ha vinto, gli piace la comunicazione, ti fa esprimere al meglio, è un Number One”.

 

Che differenze nota tra il Mourinho dei tempi dell’Inter e quello di oggi?

La differenza è che col passare degli anni si diventa più maturi, lo vedo più agitato, anche perché la Roma è diversa da come era la sua Inter, è preoccupato, un po’ teso”.

 

Con la maglia della Roma ha vinto la bellezza di tre trofei. Che aria si respirava a Roma nei giorni delle vittorie? Ha un aneddoto con qualche tifoso giallorosso?

Ho vinto Coppa Italia, Supercoppa, siamo arrivati secondi in campionato, momenti belli. All’Olimpico si sentiva sempre l’allegria dei tifosi. Vincere a Roma è diverso dalle altre squadre, la partita si vive ogni giorno”.

[...]

Articolo completo su inforoma24.it

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Sat, 4 Nov 2023 19:50:54 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/675/mancini-&8220vincere-a-roma-e-diverso-la-partita-si-vive-ogni-giorno&8221 info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)
Amantino Mancini: la mia storia - Capitolo 1 https://www.amantinomancini.com/post/673/amantino-mancini-la-mia-storia-capitolo-1

La mia passione per il calcio è nata quando avevo sei o sette anni. Come tutti i bambini, giocavo per strada e sognavo di vestire la maglia delle Seleçao. Ricordo che assieme ai miei amici di Ipatinga frequentavo un campetto da 7 contro 7 in mezzo al quale sorgeva un grosso albero. Dovevamo dribblare lui oltre che l'avversario. Questa cosa mi è rimasta impressa e pensandoci mi emoziono ancora.

Crescendo cominciai a realizzare che il calcio sarebbe diventato qualcosa di davvero importante nella mia vita. Ne ebbi piena consapevolezza quando firmai per l'Atletico Mineiro, famiglia che mi accolse consentendomi di fare tutta la trafila del settore giovanile. A 14 anni ero il leader dell'under-15. E sì, lì pensai «posso diventare un calciatore di successo».

Nel calcio però si sa: nessuno ti regala niente. Sudore e fatica, sacrifici e rinunce: tutto ciò mi ha forgiato e fatto diventare più forte, pronto per trasferirmi in Italia, alla Roma, per il salto nel grande calcio europeo. Fu complicato, non lo nego. Inizialmente mi trovai a fare i conti con un clima diverso, con un calcio diverso e con una lingua che capivo ben poco. Un grosso aiuto me lo diedero i mesi trascorsi a Venezia, dove giocai poco ma imparai tanto.

Mi adattai ed ebbi la fortuna, al rientro dal prestito, di essere confermato da Fabio Capello. Lui fu il primo allenatore italiano a credere in me. Neanche a dirlo, i suoi insegnamenti li porto ancora dentro. Mi fece crescere enormemente sotto l'aspetto tattico, opera che completò poi Luciano Spalletti, a cui devo il massimo livello mai raggiunto in carriera. Intensità, fase offensiva, fase difensiva, comportamenti da adottare in campo: un vero maestro. E che dire di José Mourinho? "Semplicemente" è uno che riesce a farti rimanere concentrato su tutto ciò che ti chiede di fare, andresti in guerra per lui.

In Italia, e in particolare a Roma, sono cresciuto tantissimo. Fino ad arrivare a raggiungere il sogno che avevo piccolo: la Seleçao. Ho tanti bei ricordi della mia esperienza da calciatore, anche se non all'epoca cercavo di non lasciarmi travolgere dalle emozioni: mi imponevo pazienza e tranquillità nei momenti bui, mentre in quelli felici cercavo di tenere alta la mia soglia di applicazione. È così che si trova l'equilibrio in un ambiente frenetico come il nostro.

Già, l'equilibrio. Una volta che l'ho raggiunto, la mia visione è cambiata e ho avuto molti meno problemi a fare delle scelte. Per esempio quella del ritiro, presa con grande serenità e consapevolezza di poter continuare a frequentare questo mondo ricoprendo altri ruoli.

Dopo il ritiro, a parte alcuni momenti, essere un calciatore non mi è mai mancato. Anche perché già da diverso tempo mi stavo preparando per ciò che sarebbe avvenuto in futuro. Avevo solo voglia di sposare un nuovo progetto. Avevo voglia di mettere la mia esperienza al servizio di club e giovani calciatori.

Allenatore per un periodo, adesso direttore sportivo. La mia nuova avventura si chiama Aymores, club della Serie B Minas Gerais, campionato regionale. Qui mi è stato proposto un progetto interessante e vedo ottime prospettive di crescita. Presto ve ne parlerò ancora. Intanto sono già al lavoro, determinato a scoprire qualche nuovo talento per il calcio brasiliano e mondiale. Ci credo con la stessa fermezza di quando ero bambino e dribblavo quell'albero.

Amantino Mancini

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Sat, 4 Nov 2023 18:22:42 +0000 https://www.amantinomancini.com/post/673/amantino-mancini-la-mia-storia-capitolo-1 info@amantinomancini.com (Alessandro Amantino)