1-0 alla Dinamo Kiev, prima vittoria in Europa League dopo il pareggio all'esordio con ...
1-0 alla Dinamo Kiev, prima vittoria in Europa League dopo il pareggio all'esordio con l'Atletico Bilbao e la deludente sconfitta di Elfsborg. La Roma riparte nel segno del suo giocatore più in forma, Artem Dovbyk, bravo a trasformare il rigore procurato da un ottimo Baldanzi.
È un primo passo, amici giallorossi. Ieri sera all'Olimpico si è vista una squadra ancora intermittente, molto vulnerabile in fase difensiva e spesso sofferente dinanzi alla migliore condizione fisica degli ucraini. È di fondamentale importanza che la Roma abbia portato a casa i tre punti - regalandosi una buona iniezione di fiducia - ma la strada per la guarigione è lunga. Lo ha detto anche Juric in conferenza.
Molto di più, a mio parere, ci racconteranno i prossimi impegni di campionato contro Fiorentina, Torino e Verona. Un trittico di partite da non sbagliare assolutamente se si vuole restare aggrappati all'obiettivo qualificazione in Champions. Quello con la Viola in particolare sarà un match complicatissimo, dato che i toscani sono in stato di grazia come ci raccontano le cinque vittorie ottenute nelle ultime sei gare ufficiali (addirittura dieci gol segnati in pochi giorni tra Lecce e St.Gallen).
Insomma, bene il successo contro la Dinamo Kiev ma la vera dimostrazione di forza la Roma dovrà darla nei prossimi dieci giorni. Il mio auspicio è di ritrovarci a novembre senza dover parlare di crisi o di situazioni scomode per quanto riguarda la panchina. Lo ripeto per l'ennesima volta, c'è bisogno di continuità: eventuali decisioni vanno prese nei tempi - e nei modi - giusti.
Dico questo perché fonti attendibili riferiscono di un ritorno di Daniele De Rossi, e se se ne parla vuol dire che, effettivamente, c'è la possibilità che torni alla guida del gruppo.
Sapete cosa ne penso di DDR e che ci lega un buon rapporto di amicizia. Dunque preferisco non pronunciarmi nel merito della vicenda. Ci tengo, però, a ribadire che certe questioni prima si
risolvono, in un senso o nell'altro, e meglio è.
Daje Roma!