Una bella vittoria ed un pareggio poco entusiasmante. Come ad ottobre contro Corea del ...
Una bella vittoria ed un pareggio poco entusiasmante. Come ad ottobre contro Corea del Sud e Giappone, luci ed ombre per il Brasile anche nelle ultime amichevoli con il Senegal e la Tunisia. La prima vinta 2-0 grazie ai gol di un sempre più travolgente Estevao e di Casemiro. La seconda terminata sull'1-1 con lo stesso Estevao a rispondere su rigore al vantaggio degli africani realizzato da Mastouri. Nel complesso, per la squadra verdeoro, la marcia di avvicinamento ai Mondiali 2026 continua a lanciare segnali molto interessanti.
Ovviamente penso soprattutto alla gara col Senegal, dove mister Ancelotti ha schierato un assetto super-offensivo proponendo quattro attaccanti in contemporanea (Estêvão, Matheus Cunha, Rodrygo e Vinicius). La scelta coraggiosa ha pagato. E per oltre un'ora la Seleçao ha offerto un gioco spumeggiante, fatto di grandissima intensità e numerose azioni pericolose. Col passare del tempo e col diminuire delle energie, il Brasile ha gestito il risultato grazie all'ottima organizzazione della difesa (and della fase difensiva), brava a mantenere solidità per tutti e 90 minuti senza lasciarsi andare agli svarioni del recente passato.
Anche contro la Tunisia il tecnico italiano ha messo in campo quattro attaccanti, ma allo stesso tempo ha cambiato tanto in difesa perdendo qualche certezza. E allora, riecco gli svarioni. Ne è un esempio il gol incassato a causa di una ingenuità di Wesely, uno dei volti 'nuovi' - assieme a Caio Henrique - rispetto alla partita precedente. La sfida è stata contrassegnata anche da un rigore sbagliato da Paquetà e da un palo colpito da Estevao nel finale. Poco altro. Il Brasile avrebbe potuto vincerla, e probabilmente lo avrebbe fatto se fosse riuscito a creare qualcosina in più come ci si sarebbe aspettati alla vigilia. Ma in ogni caso il bilancio complessivo può certamente definirsi positivo.
Sì. La sensazione, amici, è che ci troviamo dinanzi ad una squadra che si sta avvicinando ad esprimere il massimo del suo potenziale. Ancelotti ha rivitalizzato molti giocatori, esaltato le loro qualità tecniche e dotato l'assetto tattico di buon equilibrio. In estrema sintesi, già s'intravede un po' di quel calcio che aveva proposto anche al Real Madrid togliendosi tantissime soddisfazioni. Considerando che manca ancora parecchio al Mondiale, e si avrà tutto il tempo per lavorare su alcuni aspetti, non possiamo che guardare al futuro con un approccio ottimista. I margini di crescita ci sono, e Ancelotti è il miglior allenatore possibile per far arrivare questa squadra al suo apice entro la prossima estate.
Força Brasil!
Amantino Mancini