Un pareggio sudato per una qualificazione meritata: ora il Feyenoord! Ma prima la Lazio…

Lo 0-0 finale è un risultato che va stretto al club di Alguacil, ma ...


Molto bene, amici. Come tutti speravano, la Roma è riuscita a far tesoro del 2-0 ottenuto all’andata qualificandosi per i quarti di finale dell’Europa League. L’ha fatto con una prestazione convincente, soprattutto nelle fasi iniziali, procurandosi anche diverse occasioni per chiudere il confronto prima dell’intervallo. Non essendoci riuscita, ha un po’ sofferto nella ripresa, quando il Real Sociedad si è spinto disperatamente in attacco alla ricerca della rimonta. Qualche occasione l’hanno avuta gli spagnoli, almeno quattro per la verità. Per fortuna non sono stati precisi. E c’è da dire che Rui Patricio e la difesa hanno fatto un lavoro straordinario nel momento in cui chiamati in causa. Insomma, lo 0-0 finale è un risultato che va stretto al club di Alguacil, ma il passaggio del turno non è mai stato minimamente in discussione. Brava Roma!

 

Ora c’è il Feyenoord!

Come sapete, amici, ai quarti la Roma affronterà il Feyenoord. Mi è scappato un sorriso apprendendo la notizia, perché subito ho pensato alla vittoria in finale di Conference League. Poi, però, ho ricordato che gli olandesi hanno fatto otto gol in due partite allo Shakhtar Donetsk e che sono primi in campionato con tre punti di vantaggio sull’Ajax. Voglio dire: non è stato un sorteggio favorevole. Tra l’altro, anche nella finale di Conference League il Feyenoord si dimostrò una squadra insidiosa, la Roma la spuntò con gran cuore e spirito di sacrificio.

Fatta questa doverosa premessa, bisogna dire che comunque i giallorossi se la giocheranno da favoriti, non ci piove. Ci sono dei valori tecnici e tattici che non posso essere ignorati. Di fondamentale importanza sarà stimolarli per bene nelle prossime settimane.

Sotto questo aspetto Mourinho è bravissimo, siamo in ottime mani. Stesso discorso pensando al Derby di domenica pomeriggio. Un match che vale tantissimo, per voi, per me, per tutta la Capitale. Ho già la pelle d’oca.

Daje Roma!

Amantino Mancini