Mancini: “Vincere a Roma è diverso, la partita si vive ogni giorno”

Amantino Mancini, storico ex calciatore della Roma, Inter e diverse altre squadre sparse per ...


Amantino Mancini, storico ex calciatore della Roma, Inter e diverse altre squadre sparse per il mondo è intervenuto in esclusiva ai microfoni della redazione di inforoma24. Di seguito le parole del brasiliano:

 

Un ricordo bellissimo legato a Roma è sicuramente quella corsa sotto la Curva Sud dopo il gol di tacco contro la Lazio nel 2003, che emozioni ha provato quel giorno?

L’emozione che ho provato dopo il gol di tacco contro la Lazio  è stata unica! Il  derby è la partita più importante per i tifosi, vedere la gente felice e così emozionata, è stata una situazione indimenticabile”.

 

A che tipo di allenatori si ispira? In futuro le piacerebbe sedersi sulla panchina della Roma?

Ho avuto tre grandissimi allenatori: Fabio Capello mi ha dato subito la fiducia e mi ha fatto giocare in tutto il campionato, Josè Mourinho all’Inter è stato importante, ma  Luciano Spalletti è quello che mi ispira di più, mi ha insegnato tanto, mi ha reso un giocatore forte, è un allenatore a cui mi ispiro.

Allenare in futuro la Roma sarebbe un sogno! Ma ora sto mettendo il massimo impegno nel mio progetto come direttore sportivo”.

 

Nella sua carriera ha avuto come allenatore José Mourinho. Che persona è?

Mourinho come allenatore è  un grande, un campione, ha vinto tutto, ovunque ha allenato ha vinto, gli piace la comunicazione, ti fa esprimere al meglio, è un Number One”.

 

Che differenze nota tra il Mourinho dei tempi dell’Inter e quello di oggi?

La differenza è che col passare degli anni si diventa più maturi, lo vedo più agitato, anche perché la Roma è diversa da come era la sua Inter, è preoccupato, un po’ teso”.

 

Con la maglia della Roma ha vinto la bellezza di tre trofei. Che aria si respirava a Roma nei giorni delle vittorie? Ha un aneddoto con qualche tifoso giallorosso?

Ho vinto Coppa Italia, Supercoppa, siamo arrivati secondi in campionato, momenti belli. All’Olimpico si sentiva sempre l’allegria dei tifosi. Vincere a Roma è diverso dalle altre squadre, la partita si vive ogni giorno”.

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