Nuovo allenatore, vecchio Brasile. È cominciata con uno scialbo 0-0 in Ecuador l'avventura di ...
Nuovo allenatore, vecchio Brasile. È cominciata con uno scialbo 0-0 in Ecuador l'avventura di mister Carlo Ancelotti sulla panchina della Seleçao. Un pareggio che - grazie alla vittoria del Paraguay contro l'Uruguay - rafforza la nostra quarta posizione in classifica, ma che rende bene l'idea di quanto il tecnico italiano abbia da lavorare nei prossimi mesi.
Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: ovviamente Ancelotti ha avuto pochissimi giorni per preparare al meglio la partita. Quindi un po' c'era da aspettarselo che non avremmo visto chissà quale cambiamento rispetto al recente passato. E in più, c'è da sottolineare che l'Ecuador è una signora squadra, come dimostra l'attuale secondo posto in queste qualificazioni al Mondiale 2026.
Ancelotti ha proposto un 4-3-3 con Casemiro, Gerson e Bruno Guimaraes a centrocampo, per fare da supporto al reparto offensivo formato da Vinicius, Richarlison ed Estevao. In difesa, invece, ha schierato Vanderson, Marquinhos, Alexsandro ed Alex Sandro.
Pronti via, il match è stato sin da subito molto fisico e poco spettacolare. In linea generale, nel primo tempo a Guayaquil si è visto un Brasile quasi dominato dall'Ecuador. Un Brasile chiuso nella sua metà campo, più preoccupato a difendere la propria area di rigore che ad attaccare. Praticamente zero scintille da parte dei verdeoro.
Abbiamo dovuto aspettare il secondo tempo per assistere a due azioni pericolose del Brasile. Neanche a dirlo, a crearle è stato Vinicius, l'unico giocatore con l'animo acceso e capace di impensierire gli avversari: i suoi tentativi, però, sono entrambi stati vanificati malamente da Richarlison e Casemiro, troppo dolci nel momento di concludere in porta. Neanche qualche accorgimento tattico e negli uomini ha generato risvolti positivi.
Dall'altra parte, l'Ecuador ha continuato a fare la sua partita anche nella ripresa. Ha provato a vincerla, ma senza mai sbilanciarsi e prestare il fianco. Tutto sommato - nonostante la maggiore attività della selezione guidata da Beccacece - il pareggio rappresenta alla fine un giusto risultato.
Io ci credo. Força Brasil!