In Brasile abbiamo l'abitudine, o meglio la cultura, di portare avanti iniziative filantropiche a ...
In Brasile abbiamo l'abitudine, o meglio la cultura, di portare avanti iniziative filantropiche a sostegno delle fasce più deboli della popolazione. Penso di essere stato molto fortunato nella mia vita ed è ora che restituisca a chi è meno fortunato di me qualcosa di importante. Personalmente, posso dire con fierezza che sono impegnato in questo tipo di attività da tantissimo tempo. È un qualcosa che mi fa molto piacere, che mi fa sentire bene. Vedere la speranza che nasce, l'allegria che si riaccende negli occhi delle persone che aiutiamo, mi riempie di gioia.
Tra le varie attività a cui partecipo, ci sono naturalmente le partite di beneficenza tra ex giocatori. Di recente ne abbiamo organizzata una, a San Paolo, dove c'erano anche Romario e diversi altri nomi di spicco del mondo del calcio. L'obiettivo della partita era davvero nobile: aiutare un ospedale dedicato ai bambini affetti da autismo. È stato un momento davvero piacevole e pieno di emozioni positive.
Molto impegnativa ed altrettanto piacevole è stata una missione realizzata pochi giorni fa in montagna al nord del Minas Gerais, a circa 600 chilometri da Belo Horizonte. Ci siamo dotati di grosse macchine e siamo partiti per aiutare un popolo che soffre tanto, che non ha da mangiare, che vive in case senza soffitto o pavimenti. La situazione era davvero critica.
Abbiamo portato un po' di amore alle persone, le abbiamo abbracciate, parlato con loro dedicandogli parole di conforto e incoraggiamento. Abbiamo anche donato loro generi alimentari, prodotti di prima necessità e giocattoli per i bambini: 300 pacchi grazie alle generose donazioni ottenute tramite il movimento "M30" - M di Mancini e 30 il numero fortunato che indossavo sulla maglia della Roma - che porto avanti assieme a dodici amici. Anche in questa esperienza ho vissuto momenti indimenticabili. Una missione bellissima, che mi ha regalato emozioni difficili da esprimere con le parole.
Ritengo che noi ex campioni del calcio abbiamo il dovere con il nostro nome e la nostra visibilità di trasmettere valori importanti ai nostri giovani. Non solo valori legati allo sport ma anche valori legati ala vita, alla famiglia, alla gestione del denaro. Sfruttare la nostra visibilità per dare messaggi importanti ai nostri giovani affinché siano persone perbene nel loro futuro.
Ecco, amici miei, dare un contributo concreto affinché un essere umano possa stare un po' meglio, dovrebbe rappresentare, per tutti, un obiettivo primario nella vita quotidiana. Cerchiamo sempre di gettare il cuore oltre l'ostacolo. A volte, può bastare persino soltanto un sorriso per rendere il mondo un posto un po' più felice.
Amantino Mancini